mercoledì 24 dicembre 2008

Foggy Christmas


Oggi c'è la nebbia, domani è Natale: per una volta almeno, il tempo meteorologico si armonizza perfettamente con quello emotivo. Quando ero bambino, mi pareva ineluttabile che il 25 dicembre doveva essere un giorno speciale. Quindi, sia mai che piovesse (la neve era ben accetta, però). Che diamine! la festa per eccellenza: le luci il presepe i regali il pranzo dalla nonna...

E invece si muore perfino a Natale: pure oggi passando lungo la via, ho visto epigrafi appese. Gli ospedali non sono vuoti (anche se dimettono tutto il dimettibile), i barboni restano per strada. Le luci e il presepe non mi fanno più effetto; sorrido anzi dell'illusione che rappresentano alle menti distratte. E, certo, provo un po' di malinconia. La compagine famigliare è ormai ridotta all'osso: le defezioni sono iniziate con la scomparsa della nonna; poi qualcuno ha preso strade sue, altri han semplicemente smesso di venire al pranzo del 25. Domani ci sentiremo come in un raduno di superstiti, a celebrare un rito muffito tra troppe sedie vuote.


Ma voi divertitevi, eh!
Buon Natale!
Po poppo po,
po poppo po,
poppo poppo po,
...


lunedì 22 dicembre 2008

Burattini nelle mani di Dio?


Tg1 delle 13.30, poco fa. Un Giorgino agghindato da Al Capone legge la seconda (perfino prima della crisi economica, perfino prima di Silvio!) notizia della giornata: il Papa condanna il cambio di sesso. Queste le parole di PapaRazzi:

"Non è l'uomo che decide, è Dio che decide chi è uomo e chi è donna".
"Ciò che spesso viene espresso ed inteso con il termine 'gender' si risolve in definitiva nell'autoemancipazione dell'uomo dal creato e dal creatore. L'uomo vuole farsi da solo e disporre sempre ed esclusivamente da solo ciò che lo riguarda. Ma in questo modo vive contro la verità, vive contro lo spirito creatore".
Una presa di posizione ormai trita e ritrita, senz'altra argomentazione se non il solito indimostrabile teorema per cui la Chiesa cattolica conosce il volere di Dio meglio di me o di chiunque altro.
Seguiranno pistolotti infiniti, da parte di chi approva e da parte di chi deplora, finchè il sole tramonterà di nuovo anche su quest'ennesima baggianata. Grazie a Dio, il vantaggio di questo nostro mondo così variegato è che puoi sempre trovare una nicchia adatta per (quasi) ogni tua aspirazione: perciò consiglio a chi credesse in Gesù Cristo ma non se la sentisse di seguire la traballante dottrina cattolica, di guardarsi intorno. Senza finire ai ciarlatani televisivi ci sono molte Confessioni serie in giro, cui rivolgersi. Un esempio? La Chiesa Valdese (al momento retta da una donna, Maria Bonafede).




domenica 21 dicembre 2008

Ambizione


Ennesimo Silvio-show, ieri sera.

La cosa più inquietante che ha detto è la seguente:
«Sono convinto che il presidenzialismo sia la formula costituzionale che può portare il migliore risultato per il governo del Paese: sono assolutamente convinto che l'architettura costituzionale attuale ci pone dietro gli altri Paesi perché non conferisce i poteri necessari al premier per essere incisivo. Auspico che nel corso della legislatura ci sia un ampio dibattito, spero condiviso da maggioranza e opposizione e forte dell'opinione popolare, per arrivare a una riforma presidenzialista.»

Il passo successivo sarà dichiarare che l'Italia è pronta ad una monarchia assoluta, perchè l'architettura costituzionale ci penalizza in quanto non conferisce al Presidente il potere necessario per decidere della vita e della morte dei cittadini.


Passasse mai, nella mente di questo Cesaretto da avanspettacolo, l'idea di poter essere inadeguato a qualche compito? O il pensiero che nel mondo magari esista una persona "a ciò più di me degna"?



giovedì 11 dicembre 2008

Ah, se sapessi programmare...

Ehm...non pensate che non abbia visto le due linee verticali che si sono spostate addosso al testo dei post. Purtroppo non so come risolvere la cosa: ho rimosso l'elemento che credevo colpevole, ma non ho ottenuto effetto alcuno. E' un po' di tempo che vorrei cambiare il template, perciò prima o poi farò un intervento drastico: pazientate, se potete.


P.S.: Riguardando bene, pare siano i post ad esser migrati sulle linee: beh, il succo del discorso non cambia. La pazienza è la virtù dei forti.



domenica 7 dicembre 2008

Delenda Carthago



Ricorre in questi giorni il LX anniversario della Dichiarazione Universale dei diritti umani. Nata dopo i tragici fatti delle due guerre mondiali, è probabilmente la migliore giustificazione all'esistenza dell'ONU (e dovrebbe far riflettere quei politici grossolani che preferiscono mercanteggiare il futuro del pianeta al G8).


Riporto qui i primi due articoli del testo nella traduzione italiana:

Articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Articolo 2
Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.


Alle volte possiamo pensare che la questione diritti umani sia un problema solo di certi luoghi arretrati, mentre mai come in tale "materia" è il caso di citare l'evangelico chi è senza peccato scagli la prima pietra. E se, come sempre in questi casi, l'archetipo che sale alla mente è il buon Calderoli con tutte le sue varianti più o meno cerebromunite, in realtà si tratta di qualcosa che ci coinvolge tutti: c'è sempre qualcuno che non ci piace e che tendiamo ad emarginare con motivi che spesso sono solo di pancia. La diffidenza istintiva che il diverso porta con sè in quanto sconosciuto è comprensibile, ma va temperata con i dati che l'esperienza ci fornisce: anche Calderoli avrà i suoi lati positivi, dopo tutto. Discriminarlo è dunque sbagliato.

Per finire, non posso lasciarvi senza un esempio concreto che la cronaca del nostro maraviglioso paese ci ha gentilmente elargito alla bisogna. Infatti nei giorni scorsi l'Istituzione (in teoria) caritatevole per eccellenza ci ha ricordato quanto sia facile cadere in tentazione.

Oh, yes, è quello che state pensando. E sì, ne parlo pure io. Ancora.


Leggiamo insieme:

«Tutto ciò che va in favore del rispetto e della tutela delle persone fa parte del nostro patrimonio umano e spirituale. Il Catechismo della Chiesa cattolica, dice, e non da oggi, che nei confronti delle persone omosessuali si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione. Ma qui, la questione è un’altra. Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di paesi, si chiede agli Stati ed ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni. Per esempio, gli Stati che non riconoscono l’unione tra persone dello stesso sesso come “matrimonio” verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni.»

Queste sono le parole pronunciate dal cardinale Migliore, nunzio della Santa Sede all'Onu, a corollario del rifiuto di firmare una dichiarazione per la depenalizzazione dell'omosessualità in tutti i paesi del mondo. Se non ci capite un acca di ciò che il presule voleva dire, non preoccupatevi: siete in buona compagnia. Quel lieve puzzo di omofobia che sentite comunque salire, invece, è del tutto reale: quando ti devi arrampicare sugli specchi per giustificare una posizione preconcetta, di solito ti impapocchi.


venerdì 21 novembre 2008

Italians do it better?

Laddove nemmeno la legge può, forse una prece...

martedì 11 novembre 2008

Cari signori Gelmini...


Di ministri in fuga e condotte disdicevoli

Pare che il Ministro Gelmini ultimamente stia bigiando diversi impegni, buon ultimo quello di oggi con i sindacati. Naturalmente la scusa è sempre pronta: impegni improrogabili dovuti bla bla...

Il primo pensiero è di darla in pasto al sior Brunetta e alla sua crociata contro i fannulloni.
A ripensarci, però, meglio una lettera a casa per i genitori: con tutte queste assenze, il 7 in condotta è assicurato.
Vorranno mica che gli bocciamo la dolce figliuola?


mercoledì 5 novembre 2008

Rubare ai poveri




Il Comune di Milano, oramai travolto dalla crisi, ha deciso di finanziarsi con l'accattonaggio. Da oggi chi si diletta a mendicare in piazza è avvertito: oltre a dover pagare 500 euro avrà sequestrato il frutto dell'elemosina. Niente paura per i milanesi onesti: le bustarelle si potranno giostrare come prima.

martedì 4 novembre 2008

4 novembre


Se la depuriamo delle fascisterie da baraccone del ministro La Russa, questa celebrazione del 4 novembre qualcosa da dire ce l'ha ancora: La canzone del Piave è l'unica delle canzoni di guerra (forse insieme a Bella, Ciao) che riesca a produrre un certo solletico al mio lobo limbico ormai desensibilizzato. Il Piave è qui a due passi: a cavallo di quella linea sono morti in tanti. Il nonno materno di mio padre fu catapultato fin quassù dalla Sicilia per difendere i confini e farsi bucherellare le gambe mentre cercava di far saltare i fili spinati austriaci: non so quanto fosse consapevole di quel mito che stava andando a costruire; dubito fosse entusiasta della guerra (di solito i veri sostenitori di un conflitto sono quelli che si trovano più lontani dai campi di battaglia), credo ne abbia tratto più danno che beneficio. Si dice che l'Italia vinse la guerra: eppure morirono milioni di persone e le condizioni di vita della popolazione peggiorarono fino allo stremo, tanto da permettere l'ascesa di quella strana macchietta calva con la camicia nera. Se dobbiamo celebrare qualcosa non sarà certo la vittoria, bensì il coraggio ed il sacrificio di quei poveri cristi costretti a scannarsi con altri poveri cristi per un braccio di fiume.



La tv della libertà


A Klaus Davi deve piacere molto Marcello Dell'Utri. Perchè sta sempre ad intervistarlo su yotube. E gli fa dire sempre delle cose esilaranti, delle battute da comico di razza (perchè a prenderle sul serio ci sarebbe da impallidire):

«Berlusconi in prima persona continua a diffondere ottimismo. Io penso che qualcosa per forza dovrà cambiare, non so cosa, con la nuova Rai, ma comunque qualcosa cambierà. Le notizie, certo, bisogna darle, sennò si torna al fascismo, ma c'è modo e modo di comunicarle. Magari con conduttori più gradevoli di adesso. Io guardo il Tg3 e vedo che ci sono degli anchorman che hanno già una faccia un po' gotica, un po' dark. Sicuramente, ce ne sono più in Rai che sugli altri network. Credo che il direttore del telegiornale dovrebbe dimostrare un maggiore esprit de finesse in queste cose. Farle, dirle lo stesso, ma magari con un'altra espressione».


Però quando c'era Prodi l'ottimismo non era necessario, nevvero? Le espressioni di Mazza al Tg2 o di Mimun al Tg1 allora potevano essere anche corrucciate, immagino. Al buon Dell'Utri suggeriamo un'idea molto innovativa: aboliamo la Rai, lasciamo un solo Canale all-news, Tele SilvioSorriso, la cui direzione affideremo a Marcello nostro; conduttrice unica Mara Carfagna, in scaletta solo notizie allegre; un approfondimento settimanale condotto in tandem da Bruno Vespa e dal Venerabile Licio Gelli, dal titolo "Attenti ai P2".

mercoledì 29 ottobre 2008

La pro-forma Gelmini


Mentre mi accorgo di non ricordare chi fosse il Ministro della Pubblica Istruzione nell'ultimo governo Prodi (il che sarà certo una mia mancanza, ma forse dice pure qualcosa sul lascito politico del Carneade in questione), mi passa di fianco il treno della riforma Gelmini. Corre veloce, pare ormai lanciato verso la stazione di fine corsa: solo che, a guardarci dentro, è vuoto.
Desolatamente vuoto.




Non esiste nessuna riforma organica della scuola nel decreto oggi approvato in Senato.
O vogliamo raccontarci la favoletta per cui andare a scuola col grembiulino D&G e con lo spauracchio del voto di condotta sia la meritocrazia? La serietà? Che l'effetto di questi palliativi mediatici sarà la scomparsa del Bulletus Scholasticus? Naturalmente stiamo parlando di un provvedimento che serve solo a ridurre le spese. Bene fa chi protesta, anche se tengo per me le perplessità sul modo: lanciare allarmi generici di attentato alla scuola non mi sembra efficace. Anzi, temo sia una sponda per le solite parole strafottenti di Silvio nostro (le ultime, di oggi: "Spiace che i manifestanti siano stati presi in giro, perché evidentemente è una truffa che si è combinata alle loro spalle").
Comunque, state tranquilli, voi che avete scelto questa maggioranza: di sicuro i vostri figli potranno più agevolmente apprendere, in classi di 30 elementi 30 e con un maestro unico sempre attento a tutti questi 30 angioletti; ogni giorno potrete accompagnarli al terminal dei bus, da dove si imbarcheranno per il plesso scolastico distante 30 km da casa (e vedrete come saranno arzilli per studiare, quando torneranno nel pomeriggio!); finalmente potranno imparare l'educazione civica che il ministro millanta di aver reintrodotto (mentre non è mai stata abolita). Ah, dimenticavo: però fate attenzione, chè basterà anche una sola insufficienza per bocciare i vostri pargoletti...


P.S.: Intanto i nipotini di Cossiga hanno ascoltato certi buoni consigli dello zio.


martedì 28 ottobre 2008

A gambe levate

Tenete a mente queste mie parole: il posto peggiore dove essere molto, molto malati durante il fine settimana si chiama OSPEDALE. Quindi, nel caso, fatevi dimettere e tornate fra le mura domestiche (va bene anche un breve permesso fino al lunedì successivo).

domenica 19 ottobre 2008

Macerarsi lentamente


In questi giorni, osservando le macerie della sinistra italiana fa quasi tenerezza pensare a Veltroni: lui ci prova, si vede che ci mette impegno, ma la navicella del Pd imbarca sempre più acqua. Un po' è anche colpa sua e del gruppo dirigente Highlander che guida il carrozzone: i nuovi sono pochi, spesso con l'aria dei raccomandati. Vedo in giro che all'estero, solitamente chi perde le elezioni si ritira in campagna: tutta gente rispettabile, qualcuno anche moralmente di gran valore, ma capace di farsi da parte. Qui si doveva fondare un partito nuovo, mentre finora è nato solo un nuovo partito. Che si segnala principalmente per come tiene duro su Orlando alla vigilanza Rai: sulle poltrone non si arretra, sui principi non sappiamo. Ignoriamo, naturalmente, cosa sta sotto al presunto scambio Orlando-Pecorella, però quello che esce dal cosiddetto Palazzo è puzza dei soliti accordi sottobanco. Da un nuovo partito mi aspetterei la mossa che risolve tutto ed inguaia il centrodestra: si cambia candidato per la vigilanza, il PDL resta col cerino in mano per la Corte Costituzionale. Di Pietro brontola? Pazienza, tanto lui va comunque per conto suo, mica aspetta il Pd.
Il 25 ottobre si terrà l'ennesima, grande, autocelebrativa manifestazione dell'autunno caldo: però ci dicono che non sarà contro il Governo. E allora perchè dovrei andarci? Per assicurare la mia solidarietà a Silvio? Per lasciare che si continui a tagliare sulla scuola, raccontandoci le frottole della meritocrazia? Per sostenere la Lega che vuole istituire le classi ghetto o negare l'assistenza sanitaria ai clandestini (notizia di oggi)? Per giustificare il lodo Alfano?
Non penso proprio.

sabato 18 ottobre 2008

Seppie al rum


Ieri sera mi stavo serenamente cuccando un succoso documentario sull'intelligenza delle seppie -le quali, per inciso, sanno cose che noi vertebrati nemmeno sospetteremmo- quando all'improvviso appare la consueta pausa pubblicitaria. Vengo allora catapultato in un ambiente di presumibile ascrivibilità all'area sudamericana, lungo strade in cui regna la sonnolenza. Ecco però che un pianista svogliato inizia a pestare sui tasti con foga e sapere antico, mentre sul capo gli si espande un'aureola rossa. Tutti gli apatici concittadini si destano, contagiati dalla rossa aureola ed iniziano a ballare e divertirsi come tarantolati. Il morbo vermiglio si spande per ogni dove, portando colori e allegria.
Ho creduto di vedere in queste immagini la propaganda di una setta neocatecumenale decisa a sostituire l'imbolsito cerimoniale cattolico con note da baccanti invasate, oppure un'astuta campagna Cei per spingere all'incremento dell'8 per mille in tempi di magra, mentre in verità lo spot pubblicizzava il solito superalcolico: forse quello che si trova nei peggiori bar de Caracass, forse el alma de Cuva. Abbastanza desolante.
Per fortuna poi sono tornate le mie seppie.

La morale di questa storiella di vita non vissuta è: basta con 'sta cosa che si riesce a far festa solo se ci si gonfia il fegato di alcol. Eddai, su.
E chiamatemi pure moralista, ogni tanto capita a tutti.

mercoledì 15 ottobre 2008

Babele


Sono in attesa di chiarimenti dagli amici della Lega (un po' incontinenti a baggianate, ultimamente): tralasciando le implicazioni ghettizzanti e mantenendoci su problemi terra terra di tipo organizzativo, le classi separate per gli alunni stranieri come pensano di farle?
Si dividono i bambini per lingua parlata? E come raccogliere una classe intera di bimbi della stessa nazionalità? Forse organizzando un charter che li prelevi ogni mattina dai diversi luoghi d'Italia dove vivono?
Oppure si mettono tutti insieme appassionatamente per rinverdire i fasti della torre di Babele? Indiani e magrebini, francesi e tedeschi, persiani e bosniaci, tutti nella stessa classe! Vorrei proprio conoscere l'insegnante in grado di destreggiarsi in questa selva di idiomi per far germogliare il seme dell'italiano dantesco.



P.S.: Non dubito affatto che ci siano scuole dove il numero di alunni stranieri sia molto alto e di non facile gestione, ma l'istruzione è la materia meno adatta da lasciare alle sparate estemporanee della Lega Nord -o anche al fumoso maquillage senza sostanza della Gelmini.
Eh, ma il PD ha tempo da perdere con Pecorella e Orlando.


giovedì 9 ottobre 2008

Invernologia


Dice che il sopravveniente sarà un inverno mite. In attesa della previsione contraria (che ovviamente arriverà, prima o poi), possiamo aspettarci due scuole di pensiero:

- quella che "aiuto, il riscaldamento globale etc. etc."
- quella che "meno male, quest'anno risparmio sul metano (e quindi produco meno CO2, e quindi inquino meno, e quindi riduco l'effetto serra, e quindi l'anno prossimo farà più freddo...;-))"



Visto il periodo storico triboloso, per adesso preferisco la seconda che ho detto.


domenica 5 ottobre 2008

Santo e taumaturgo


Niente, un piccolo post flash per dire che questo ne guarisce più di Padre Pio, ormai.
Ditemi dove abita che ci porto un po' di miracolandi...
E sfrattate qualche santo dai calendari, bisogna far spazio a Renatino nostro.

mercoledì 1 ottobre 2008

Mussolini ha scritto anche poesie

"Mio padre ha una storia comune,
condivisa dalla sue generazione:
la mascella al cortile parlava,
troppi morti lo hanno smentito,
tutta gente che aveva capito."




Si dice in giro che il fascismo non può tornare. Probabilmente è vero, per adesso. Peccato che in giro ci siano anche sempre più buontemponi a lodare apertamente il ventennio dalla mascella volitiva. Buon ultimo Abbiati, portiere pro tempore del Milan. In un'intervista a tutto campo su Newsweek, settimanale della Gazzetta, si lascia andare a queste perle:

"Io non ho vergogna a manifestare la mia fede politica. Del fascismo condivido ideali come la Patria e i valori della religione cattolica.
Del fascismo rifiuto le leggi razziali, l’alleanza con Hitler e l’ingresso in guerra, ma mi piace la capacità che aveva di assicurare l’ordine, garantendo la sicurezza dei cittadini."

Essere di destra non è un crimine, e nemmeno aver votato per la Santanchè.
Patria, Dio, Famiglia? (O Dio, Patria, Famiglia...non ricordo com'era la filastrocca sciocchina) E vabbè, pazienza. Ci sarebbero tante cosine da dire, ad esempio sulla religio instrumentum regni, ma passiamo oltre.
Stendiamo un velo pietoso sulla dichiarazione di prammatica verso i camerati che sbagliarono (tanto non costa niente e pulisce la coscienza) con le leggi razziali.
E' sulla ipotizzata capacità di assicurare l'ordine, garantendo la sicurezza dei cittadini che cade il castello di carte: dai, Abbiati, fa' il portiere, va'. Chè in classe devi aver dormito parecchio, quando si parlava del delitto Matteotti e delle squadracce e dell'olio di ricino. Oppure devi avere guardato troppo Rete4.


Mussolini ha scritto anche poesie.

I poeti che brutte creature,
ogni volta che parlano è una truffa.
Ma mio padre è un ragazzo tranqullo,
la mattina legge molti giornali,
E' convinto di avere delle idee.
Ma suo figlio è una nave pirata"
(F. De Gregori - Le storie di ieri)


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Now playing: Francesco De Gregori - Le Storie Di Ieri
via FoxyTunes

sabato 27 settembre 2008

Vai in Africa, Celestino...


Pensavo Prodi rappresentasse l'anno zero della capacità di comunicazione in politica, ma ora mi accorgo che Veltroni sta a qualche decennio avanti Cristo. E dire che avevo apprezzato il suo approccio in campagna elettorale, ma rimango incredulo di fronte alle sparate degli ultimi giorni: davvero ha detto che la fine positiva del fogliettone "Io amo Alitalia e volo Alitalia" sarebbe merito del PD? Ma chi ci crede?

Mettiamo anche fosse vero. Da queste parti dicono: pian e ben. Magari l'azienda fallisce tra pochi mesi, aspetta un attimo a salire sul carro del vincitore. Guarda Silvio: sta a farsi i massaggi. Se le cose andranno a scatafascio, si inventerà che lui aveva delineato una soluzione differente, e che i sindacati, e che il Pd... Se tutto andrà bene, ex post dirà che tutto è merito suo.


Ah, così en passant, qualche idea per fare opposizione:

- è vero che il collegamento aereo Roma-Albenga è stato ripristinato per volere del Ministro Scajola (così magari si dimette di nuovo), il quale abita nei paraggi dello scalo ligure? E che il velivolo viaggia sempre quasi vuoto?

- dichiarazione di Silvio fresca fresca sulla Sanità: “Rispetto al Veneto e alla Lombardia, in Sicilia e in Sardegna si spende oltre il 40 per cento in più: la soluzione è il federalismo fiscale e la privatizzazione di molti ospedali pubblici”. (Seguirà smentita, naturalmente)

- il comune di Catania rischia di fare la fine di quello di Taranto, ovvero il fallimento: guarda caso le giunte del disastro sono di marca PDL; farlo sapere in giro pare brutto?




venerdì 26 settembre 2008

Settembre


Sempre più spesso negli ultimi giorni mi capita di pensare che dovrei cambiare il nome di questo blog in "Settembre": immagino ne conveniate, suonerebbe pure bene ed evocativo. Settembre è sempre stato il mio letargo, il momento del ripensamento e della malinconia. Sarà l'autunno incipiente e sarà il riflesso pavloviano dei traumatici ritorni a scuola; sarà anche poco originale, fatto sta che alla fine dei caldi estivi scivolo rapidamente e per diverse settimane in uno stato di torpore mentale quasi catatonico. La ripresa arriva solo con grande lentezza e richiede comunque i tempi di un diesel degli anni che furono. Così conduco anche questo spazio online: post a singhiozzo, pause lunghe ed ineguali, conenuti casuali e imbastiti alla meglio.


martedì 16 settembre 2008

Turarsi il naso


Che il salvataggio di Alitalia sia visto come una vittoria di Silvio Berlusconi è un problema secondario: da un partito di sinistra io mi aspetto che cerchi di salvaguardare prima di tutto i lavoratori. Se l'alternativa è il fallimento con un generico tutti a casa, mi pare ovvio che il PD debba cercare di sostenere il governo nel tentativo di mandare in porto la trattativa. Solo dopo potremo ragionare del costo enorme sulle famose tasche degli italiani rappresentato da un piano che regala agli amici la parte buona di Alitalia mentre carica sullo stato i debiti e finirà per consegnare comunque la compagnia ad Airfrance, prima o poi.

domenica 7 settembre 2008

Savonarola


Ovvero: della fine del mondo per colpa di un bosone

Forse non lo sapete, ma il mondo potrebbe finire molto presto.
Prestissimo, anzi.
Mercoledì.
Tutto per colpa del bosone di Higgs, la particella che ognor si cerca, ma mai si truova. Almeno fino ad ora. Perchè dopodomani, nelle viscere della vecchia Europa, un acceleratore di particelle dalle dimensioni colossali provocherà una collisione così potente da sprigionare un little Big Bang, quasi un figlioletto della scintilla che diede origine all'Universo. E forse rivelerà tracce del famoso bosone. Bello e affascinante, nevvero?

Purtroppo secondo alcuni studiosi questo processo potrebbe determinare un piccolo ma fastidioso inconveniente: un buco nero in grado di ciucciarsi almeno il nostro pianeta. Magari di là, oltre le tenebre, ci troveremmo Dio in persona, con la sua barba bianca e tutto il codazzo dei santi in abito di gala. Ma diciamoci la verità: quanti sarebbero disposti ad andare a vedere? Perchè se invece ad attenderci festante fosse il buon Lucifero? Sta finalmente arrivando il castigo per tutti i nostri umani peccati? C'è qualche avventista dell'ennesimo giorno pronto a spiegarci le procedure da adottare in tale frangente? Mai come in questo caso calza a pennello la frase lo scopriremo solo vivendo.

Immagino che dovrei essere terrorizzato alla prospettiva della fine del mondo. Invece la cosa non mi crea angoscia alcuna. Sarà pure perchè sono un miscredente patentato e di gente che grida al lupo ce ne sta in abbondanza ogni benedetto giorno, ma insomma la prospettiva di rottamare questo mondo marcio e sofferente un po' mi stuzzica.



P.S.: Oops, scusate: m'è uscito fuori il Savonarola! In genere lo tengo nascosto in fondo alla capa, non so come ha fatto ad evadere. Ora lo agguanto e gli rimetto la camicia di forza.

venerdì 5 settembre 2008

Toc toc...Dio, ci sei?


"I nostri leader hanno mandato le truppe in Iraq per volere di Dio".
"Dobbiamo pertanto pregare per i nostri soldati, perche' esiste un piano e questo piano e' il piano di Dio."
Sarah Palin
(candidata alla Vicepresidenza USA per il Partito Repubblicano)


Giustificare il proprio operato sostenendo di fare il volere di Dio è l'argomento eterno, ultimo e definitivo che impedisce qualsiasi contraddittorio. Come fai ad andare contro il volere di Dio? Di solito nasconde una lunga coda di paglia e povertà di mezzi espressivi, quando non è captatio benevolentiae per gente di bocca buona.
Bisogna dire pure che Dio stesso, nella sua bontà infinita, mai si è scomodato per smentire coloro i quali, da che mondo è mondo, si sono arrogati il diritto di parlare a suo nome: non si annoverano, difatti, note risentite dell'Arcangelo Gabriele per denunciare il fraintendimento di questo o quello.
Così ognuno può far approvare all'Ente Superno qualsiasi cazzabubbola: alcuni han scritto quintalate di fogli spacciate per volontà divina. Non fa eccezione, naturalmente, il barracuda Sarah Palin, vice designato dall'aspirante presidente USA, il repubblicano McCain.

giovedì 28 agosto 2008

AlitaGlia


Il Piano Fenice per salvare Alitalia prova oggi le ali, in attesa di spiccare il volo a breve. Il Consiglio dei Ministri ha approvato la solita leggina per gli amici, i volenterosi sodali di Silvio che salveranno la compagnia di bandiera.
Pur confuso da annunci contrastanti e poco chiari, io l'ho intesa così: si fanno due società. Una, la niuco (newco.) si prende tutte le cose belle: aerei, rotte, personale necessario. L'altra, la badcompany, si cucca il marcio: debiti ed esuberi. La niuco viene regalata dall'amico Silvio all'amico Carlo Toto e agli altri danarosi; la badcompany resta sul groppone dei cosiddetti contribuenti (anche detti "popolo bue"): i debiti si pagheranno con le tasse, i poveri esuberi magari finiranno al catasto o alle Poste (ci vedremo arrivare le raccomandate con un jet?). Sulla questione esuberi sarà sicuramente allestita una lotteria: ogni parte in causa sparerà la sua cifra, poi si vedrà chi ha ragione. Oggi Angeletti, segretario della Uil, afferma che saranno 2000: speriamo abbia ragione. Nei giorni scorsi si passava da 5000 a 7000 con notevole facilità. In sostanza, nessuno sa come andrà a finire: l'unica cosa certa è che Airfrance ci avrebbe messo parecchi soldi suoi, mentre ora ne metteremo di nuovo noi. Poi, forse tornerà Airfrance e non dovrà nemmeno sborsare un euro.
Va tutto bene?



Alcune letture:
il sole 24 ore
Giavazzi
la Repubblica





giovedì 21 agosto 2008

La tratta dei turisti


Di ritorno da una gitarella mattutina in laguna, lasciatemi scagliare una lancia contro la Società dei vaporetti. Venezia non è un posto che frequento assiduamente e di solito mi ci muovo a piedi. Oggi però la mia bella propone una traversata dalla stazione ferroviaria a San Marco: potremo così ammirare in tranquillità i palazzi affacciati sull'acqua (torbida: altro che vedutisti...), sostiene. Penso che una puntina di novità nella mia vita abitudinaria potrebbe giovare, per cui accetto.

...

La traversata è venuta la bellezza di 6.50 euro a capoccia: rabbrividite pure al pensiero di quanto possa costare un giro in gondoeta. Siamo stati travolti da una mandria di passeggini imbizzarriti, nerbati senza posa dalle ruvide lingue degli addetti a salita e discesa (Forza, signori! Veloci! Quick! Andate dentro, presto! Forza, quick!) all'interno di una imbarcazione di età indefinita tra quella di una triremi romana e quella di un galeone spagnolo, in piedi e senza quasi poter guardare fuori. Durante il tragitto, il naviglio gorgogliava sinistramente e pareva dragare il fondo con lo scafo.

Non conosco le riflessioni dei turisti incastrati con noi tra le lamiere, ma dubito siano fioriti pensieri d'amore.



martedì 12 agosto 2008

Agosto, post mio non ti (ri)conosco



Quando raggiungi piena consapevolezza che la vita è tragedia,
l'unica cosa che ti resta è recitare le parti da commedia.




Quindi: oggi passeggiavo bighellonando davanti al bagno*, allorchè ho avvertito un rumore sinistro**. Mi addentro nella stanza e percepisco monotono ed inesorabile un ticchettio provenire dal muro. Ora, se fossi stato in un telefilm americano, questo evento avrebbe potuto significare una sola cosa: la mirabolante bomba ad orologeria di prammatica, con detonatore collegato ai mitici fili multicolore. L'espediente più trito ed abusato della cinematografia, il deus ex machina più straccione che esista per tirare avanti un canovaccio morente***.
Tutta la scena mi è passata per la testa, of course: io che mi avvicino al wc, mi chino in basso e vedo i candelotti rossi collegati al timer. Io che telefono al mio artificiere di fiducia -negli USA lo danno con l'abbonamento al cellulare, penso- Lou Kin e guidato dalla sua voce...faccio esplodere casa. Miseria, allora non era il filo rosso!
A questo pensiero mi sono riavuto e, verificato di non avere l'aspetto nè il crine di un novello MacGyver, me ne sono lavato le mani: dopotutto sono italiano per qualcosa, no?
Ora il ticchettio è svanito, io sono ancora vivo. Il tempo guarisce le ferite.

Questa storiella penosa non ha una morale, naturalmente. Ma se proprio volete lasciare questo blog con l'impressione di non aver del tutto perso tempo, ne inventiamo una subito subito: mai trafficare con affari che non si sa come manovrare. E non credere a quello che appare dallo scatolotto televisivo.




*sì, è una casa grande.
**in realtà destro, ma che importa?
***perciò lasciate lo sfrutti un po' anche io, cribbio!



giovedì 7 agosto 2008

Declinare, prego: degrado, degradazione, degradante...


Pacatamente potremmo definirlo delirio di onnipotenza: è quello che ha colpito i nostri sindaci, appena dotati dei superpoteri. Qualcheduno ha deciso di riesumare il coprifuoco, vietando assembramenti notturni di più di due persone; altri, più modestamente, di vietare di rovistare nei cassonetti.
Quest'ultima alzata di ingegno è opera del mite Alemanno, novello caput mundi: a suo dire sarebbe una norma contro il degrado. Sorge spontaneo interrogarsi sulla questione se sia più degradante rovistare nei cassonetti oppure permettere che alcune persone siano costrette, per vivere, a tali soluzioni estreme. Inoltre dà rinforzo alla motivazione -invero sbiadita sempre più- per sentirsi ancora di Sinistra.


martedì 5 agosto 2008

Premiata friggitoria triestina


A quale temperatura la carne umana frigge? Perchè qui, al tepore della mia mansardina triestina (che ho giusto per l'occasione ribattezzata Inferno), temo di aver ormai raggiunto una doratura perfetta. Se volete venire ad assaggiarmi prima che viri verso il bruciato con brio, affrettatevi. Intanto provvedo a salarmi; gradireste anche una spruzzata di limone?

Qualcuno conosce un rituale sicuro per la danza della pioggia? Si faccia avanti ora... Basterebbero anche le istruzioni per evocare la nuvoletta da impiegato di fantozziana memoria.
Per finire, un pensiero e la mia vicinanza (solo spirituale, eh!) ai fuochisti (se ne esistono ancora), ai cuochi e a tutti coloro che sono costretti a giocare col fuoco per lavoro.
Coraggio, l'autunno ci salverà.


venerdì 1 agosto 2008

Il grembiule prêt-à-porter


Ai miei tempi alle elementari si usava il grembiule (forse ancora oggi, ma non sono aggiornato). Io avevo il tipo a giacchetta, non quello a mo' di vestitino. C'era anche il fiocco ma, raggiunto un discreto livello di consapevolezza di me, l'ho cassato (più o meno in terza, forse): del resto odio anche le cravatte, perciò in un certo qual modo rimango coerente a me stesso negli anni.
Il grembiule si comprava alla Standa e già allora non costava poco. Inoltre bisognava comprarne più d'uno, per fargli fare il giro.

Ma veniamo a noi. Fra le novità presentate dalla ministra Gelmini per la scuola che verrà ci sono alcune cose lodevoli, come il ritorno dell'Educazione Civica; alcune cose discutibili, come il voto in condotta e, appunto, il ritorno del grembiule.

In linea di massima la divisa scolastica è una trovata come un'altra, una sorta di scoperta dell'acqua calda che mi lascia freddino. Potrebbe servire ad evitare squilibri ed invidie tra chi può vestire alla moda e chi invece deve accontentarsi: in questo senso sarebbe pure una buona idea.
Però, leggendo quanto dichiara la ministra, rimango molto perplesso:

«Vi è la disponibilità di alcune case di moda a cimentarsi con la divisa scolastica», ha specificato il ministro, chiarendo che sarebbero «numerosi» i presidi, ai quali spetterà comunque la decisione finale, che vogliono reintrodurre il grembiule in quanto «è un elemento di ordine e uguaglianza tra gli studenti. L’importante è semplificare la vita delle mamme e l’uso della divisa va in questa direzione».

Quanto potrà costare la divisa "D&G"? E chi la paga?
Le mamme la cui vita dovrebbe essere semplificata?
L'Istituto?
Lo Stato?


Non ci sono i soldi per pagare gli insegnanti, metà degli edifici scolastici cade a pezzi e facciamo le sfilate di alta moda con le divise?
Così poi la scuole ricche avranno le divise griffate e stilose, mentre gli istitui di periferia il grembiule da quattro soldi di Andrea Marè.




mercoledì 30 luglio 2008

Confronti impietosi


Ovvero: della dignità




Pensa un po': il premier israeliano Olmert annuncia che lascerà la politica, travolto da una serie di accuse di corruzione. Afferma la sua innocenza, ma stranamente non se la prende affatto coi giudici che lo indagano. Nè annuncia provvedimenti a lui favorevoli per sfangarla in modo ignominioso.

Caro Silvio, se ti fischiano le orecchie, non preoccuparti: non sono acufeni...



lunedì 28 luglio 2008

Le nozze coi fichi secchi

Ma in fin dei conti, questi poveri soldati mandati allo sbaraglio con compiti di polizia nelle nostre città, l'avranno capito di essere utilizzati un po' per fare propaganda e un po' perchè non ci stanno i dindini per pagare le vere forze dell'ordine?

A quando il ritorno della Cavalleria?

martedì 22 luglio 2008

Lodo Terùn


Una bocciatura è un brutto affare, si sa: non solo per chi viene rifiutato, ma anche per la famiglia, su cui il contraccolpo psicologico si fa inevitabilmente sentire. Certamente un padre comincia a porsi una serie di interrogativi angosciosi, rimette in discussione il suo metodo educativo, si colpevolizza e si domanda se abbia fatto tutto ciò che poteva per evitare il triste accadimento. Questo clima poco sereno inciderà anche sull'ambito lavorativo dell'ipotetico genitore: e se costui fosse un politico impegnato in compiti gravosi e di grande responsabilità verso il Paese? E' tollerabile che una avventata decisione di magistrati (sì, perchè anche gli insegnanti giudicano gli alunni) spesso comunisti e magari addirittura terroni possa distogliere chi ogni giorno si batte per il bene di noi tutti dalle cure della res publica?

Onde evitare una fattispecie di evento così perniciosa per la collettività, sarà presentato oggi in Parlamento un provvedimento che azzera le bocciature per i figlioli dell prime 40 cariche dello Stato (quindi i presidenti della Repubblica, di Camera e Senato e del Consiglio, i ministri tutti e qualche sottosegretario sorteggiato direttamente a Palazzo Chigi). Il provvedimento, denominato Lodo Terùn (dal nome del primo firmatario, il senatore della Lega Nord Biagio Terùn) è frutto del solito eccellente lavoro di cesellatura ad opera del ministro Calderoli: nella sua prima formulazione, che prevedeva il blocco delle bocciature solamente per i figli di ministri il cui cognome iniziasse per B e finisse per i, era infatti stato tacciato di legge ad personam per Umberto Bossi e dunque ritirato. Calderoli ha assicurato al suo elettorato che sarà comunque mantenuto il diritto per gli scolari del Nord di essere giudicati solo da un loro pari per latitudine ed in dialetto locale.

venerdì 18 luglio 2008

Meno 10 punti: seh...


Della politica à la Mannheimer


Sostiene Veltroni: 'a tre mesi dal suo insediamento questo governo ha perso 10 punti'.
E io gli vorrei pure credere. Sinceramente. Mi piacerebbe tanto. Ma non mi riesce. In parte perchè non riconosco i sondaggi come strumento adatto ad indirizzare le scelte politiche ed in parte perchè si dà il caso che Veltroni sia lo stesso il quale sosteneva, negli ultimi ingloriosi giorni di campagna elettorale e dati alla mano, la teoria della grande rimonta. Quindi, dal mio piccolo buco di mondo con le mie scarse competenze, oso consigliare un po' di sano pragmatismo alla romana: a'Valtere, lassa perde 'sti sondaggi, nunn'è cosa. Te li fanno sbajati.


E anche se fosse, comunque? Non vedo in giro nessun segno d'autunno per questo (orrido) plotone di governo: siamo tutti stanchi e ancora troppo spaventati dalla prova desolante del precedente. Quale prospettiva credibile viene dal campo di sinistra? Il PD è in fase di digestione: s'è ingoiato rospi, pane e cicoria, batoste elettorali e personaggi di tutte le risme. Giace in poltrona, in attesa di riuscire a fare il liberatorio ruttino o di soffocare definitivamente: chissà cosa accadrà. In giro ci sono tante correnti, non vorremmo gli fossero fatali (si sa, un colpo d'aria quando hai appena mangiato...). Qualcuno vuole aprire a sinistra (dove si stanno ancora scannando e non si vede quando e come finiranno), qualche altro buontempone addirittura vorrebbe invece abbracciare l'UDC (ma lo sa quanto i cannoli siano pesanti da digerire?).
Si può davvero pensare di tornare a breve maggioranza nel Paese? Sempre che una eventualità del genere si sia mai verificata -forse in qualche sondaggio...


sabato 12 luglio 2008

Notizie Flash

Dalla sede ANSiA di Roma:

Preoccupante calo di criminalità nel Belpaese. A denunciarlo, allarmata, una nota della Federazione Nazionale della Stampa rivolta al Governo: "In una società mediatizzata come la nostra, in cui è impensabile riuscire a mettere in piedi un telegiornale solamente con servizi sulle vacanze vip, diventa fondamentale l'apporto della Cronaca Nera. Registriamo purtroppo come i delitti di particolare efferatezza, così copiosi e truculenti con il precedente esecutivo Prodi, si siano improvvisamente arrestati all'indomani delle elezioni di aprile. La situazione si è ormai fatta insostenibile: siamo giunti al punto di aver dovuto importare dalla Spagna il Giallo dell'Estate 2008. Senza contare la concorrenza sleale di paesi emergenti come la Cina che, grazie alla sua eccessivamente numerosa popolazione, preme sui nostri confini con centinaia di casi di Nera (spesso taroccati: si pensi alla vicenda di Ko Gne) a bassissimo costo. Spiace notare come, ancora una volta, il nostro paese stia perdendo terreno rispetto al resto d'Europa anche in materie in cui si era sempre distinto nel primeggiare. Chiediamo pertanto al Governo ora in carica di adottare al più presto le misure necessarie a sanare questa grave emergenza."
Pronta la risposta dell'Esecutivo che, per bocca del suo portavoce, ha chiarito come non ci sia stato nessun reale intervento del Governo per scoraggiare concretamente questo genere di crimini, ma che la loro riduzione è unicamente da ascriversi alla sconsiderata azione della lobby del Sindacato Ladri e Assassini, il quale ha ottenuto (nella scorsa legislatura) di poter inserire nel rinnovo del Contratto di Lavoro una clausola con effetti perversi. Secondo il dettato del nuovo contratto, difatti, i criminali iscritti al sindacato possono effettuare le ferie in blocco nel periodo giugno-settembre e non son più obbligati, come sempre accaduto in precedenza, a scaglionarle nel corso dell'anno solare. Da parte sua, ha concluso il portavoce, il Ministro dell'Economia Tremonti è già impegnato per risolvere la questione con una Legge Quadro di riordino del settore che verrà presentata a breve in Parlemento.


venerdì 11 luglio 2008

Fabula


L'altro giorno camminavo lemme lemme verso la casa della mia bella quando, girato l'angolo della di Lei viuzza, improvvisamente mi son visto nei panni scomodi di un novello Indiana Jones, impelagato tra due mortali minacce: a terra un qualche ippopotamo aveva abbandonato il maleodorante frutto di un pasto pesante; dall'alto piombava come fatale proiettile un mozzicone acceso, da mano assassina lanciato oltre la finestra. Non chiedetemi come ho fatto ad evitare entrambe le trappole, rallegratevi solamente che ci sia riuscito.


La morale della favola è: la cultura di un popolo si vede dalle piccole cose. Se puzzano, c'è di che preoccuparsi.


giovedì 10 luglio 2008

Surrogati


Ebbene: di questa blocca processi il Paese aveva un bisogno così impellente, ma così impellente, che è bastato cedere sullo squallido lodo Alfano (ex-Schifani, ex-Maccanico) per farla sparire dall'orizzonte. Salvarne uno, per educarne cento. Meglio così: una volta di più sappiamo con chi abbiamo a che fare.
Ma di nuovo, sembra siamo pochi. Ho l'impressione che ad oggi, se pure a guidare il centro-sinistra ci fosse Gandhi in persona col suo lenzuolino bianco, non avrebbe nessuna possibilità di vittoria.

Ora Silvio è contento: avete visto, al G8 ha trovato una nuova spalla per i numeri comici. L'amico Putin non c'è più, ma Sarkò sembra un buon surrogato: due piccoli Napoleoni per una piccola Europa.

Serena estate, caro Silvio...



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venerdì 4 luglio 2008

Lo strano caso di Mr Mondella


Ancora notti di calura ed insonnia. Notti passate a fuggire lenzuola appiccicose, cercando rifugio negli scarsi refoli di vento regalati dalle finestre aperte. E mentre le lancette della sveglia sembrano sempre al medesimo posto, l'unico passatempo diventa lasciare la mente a vagare tra le camere del mio cervello, lanciata alla cernita delle ragnatele che ci son rimaste. Da queste attività, che oserei definire speleologiche, emergono cose bizzarre: brandelli di date difficili da collocare, immagini infantili ormai sfocate, persino la reificazione di personaggi romanzeschi da tipico post-peperonata. Così mi trovo a pensare a "I promessi sposi": perchè mai? Ah, insondabili percorsi cerebrali! Potremmo pensare la faccenda una variante del già riportato effetto catalitico della doccia: in questo caso però, la funzione maieutica della situazione non determina speculazioni filosofiche, bensì metaletterarie. Perciò ora vi cuccate tutto 'sto misero pistolotto sudaticcio sul Manzoni e sul suo capolavoro.


Dunque la cosa prende avvio da una folgorazione: mancano i padri! Ovvero, in tutto il malloppone le figure paterne sono quasi assenti: l'unica di cui ho memoria è quella del padre de la sventurata rispose, Gertrude. Tra l'altro, praticamente un orco. Per il resto Renzo è orfano, a Lucia resta solo Agnese, di Don Rodrigo non ci è dato sapere. Si dirà: nel XVII secolo la vita media era quel che era; aggiungiamoci una pestilenza ogni tanto e qualche scaramuccia tra vicini focosi. Ecco fatto! I padri morivano, questa è la verità.
Uhm...e se invece dietro tutto ciò si celasse una motivazione puramente psicologica legata alla biografia dell'autore? Se nella Milano del primo ottocento fosse esistita una "Novella 2000" , avrebbe potuto campare per diverse edizioni con i gossip sul pio Alessandro: uno su tutti che il conte Manzoni non ne era il vero padre. Perciò forse il nostro si portava dietro un Edipo irrisolto. Questa spiegazione vi pare tirata per i capelli?
Ecco pronta l'alternativa. Il demiurgo della soap di Lecco era rimasto imbrigliato dalla trama del suo stesso romanzo. Pensate al padre di Lucia. Immaginatevi questo pover'uomo: già l'essersi fatto accalappiare da Agnese non fa del signor Mondella quel che si direbbe un'aquila. Oh, Agnese! La donna più intrighina e petulante in Lombardia e dintorni: chi spinge Renzo tra le grinfie di Azzeccagarbugli? chi fa sì che Lucia corra dritta dritta dalla monaca di Monza? chi organizza il disastroso matrimonio segreto? In secondo luogo, da questo connubio salta fuori nientepopodimenoche Lucia, il paradigma della prefica: non passa momento che non stia a piangere o pregare; come la metti sta, non muove un dito nemmeno se minacciata. Per finire, il genero: Renzo Tramaglino, il plurivincitore del concorso "Babbeo of the year" per Lecco e provincia. Più inetto di Zeno Cosini (per rimanere in ambito letterario), in ogni situazione riesce sempre a scegliere la cosa meno sensata da fare.
Ecco, di uno come Mr Mondella nemmeno Manzoni poteva tollerare le sofferenze: per ragioni di coerenza intrinseca della vicenda sarebbe stato costretto a lasciarlo affondare con una pietra al collo in quel famigerato ramo del lago di Como. Deve aver pensato, allora, di soffocarlo in culla, espungendolo dall'opera. Un chiaro caso di eutanasia letteraria.



P.S.: Mi sorge ora un dubbio ulteriore: e se il padre di Lucia fosse, in realtà...Padre Cristoforo? Perchè questo spiegherebbe la confidenza un po' sospetta con Agnese e quel suo avere tanto a cuore la sorte di Lucia; nonchè il motivo per cui cerca di allontanare il più possibile Renzo dall'amata...

lunedì 30 giugno 2008

Tempi nuovissimi


Un tempo la Sicilia faceva parte della cosiddetta Magna Grecia e Platone si recava a Siracusa per tentare di applicare la sua teoria politica.

Oggi la Sicilia è il granaio del PDL e Vittorio Sgarbi si reca a Salemi per farvi il sindaco (UDC!).

Non so perchè, ma tutto ciò mi induce a pensieri malinconici...





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sabato 28 giugno 2008

Ricerca personale



AAA cercasi:
vecchio dentro ma di aspetto piuttosto giovanile
cerca Maestro di Vita
per ciclo ripetizioni
su tecniche base di sopravvivenza emotiva.
Astenersi divinità, santoni e Raffaele Morelli vari.




mercoledì 25 giugno 2008

Le gioie della metempsicosi


In camera ci sono 30 gradi (aggiornamento: 29), mi sudano anche i capelli: in questa situazione, guardando il letto sfatto vedo un letto di carboni ardenti. Il caldo atterra, un po' atterrisce e riduce i già blandi ritmi del sottoscritto. Così fatico a svolgere anche le minime attività della giornata, tipo alzarmi al mattino (in effetti non sempre riesce).
Ci sono, in giro un po' ovunque, dei simpatici tizi che credono nella reincarnazione; qualcuno addirittura sostiene di poter ricordare chi era nella propria vita precedente o almeno di sentirlo. Se io credessi a tutto ciò potrei spiegarmi almeno la cronica accidia e l'inebetimento di cui sono vittima sovente: di certo nella vita precedente ero un'ameba. Me ne stavo immerso in un qualche liquido, ogni tanto sparavo uno pseudopodo con il duplice scopo di spostarmi (poco, eh!) e di nutrirmi. Due piccioni con una fava: sforzo ridotto al minimo, complessità biologica praticamente nulla.
Ah, la bella vita senza complicazioni, l'autarchia elevata alla massima potenza!

Quindi, seguendo questo principio fino in fondo, vorrei chiedere che al prossimo giro la lotteria della metempsicosi mi renda un numero ancor più fortunato: potrei rinascere sasso? Magari sul fondo di un ruscelletto, lentamente eroso dalla corrente.

mercoledì 18 giugno 2008

Senza parole


Non sono sparito, è che sto facendo il gioco del silenzio.
E sto vincendo...
E senza bisogno di impegnarmi troppo...

giovedì 12 giugno 2008

Parole, parole, parole


A questo punto credo esista un manuale del Perfetto Ministro dell'Istruzione, un Galateo redatto magari da Monsignor Della Casa, o almeno una direttiva stringente ed ineludibile che impone ad ogni nuovo titolare del suddetto dicastero di iniziare il proprio mandato con la seguente dichiarazione:

"In Italia gli insegnanti guadagnano poco. Vogliamo allineare gli stipendi dei nostri professori a quelli dei loro colleghi europei."

'92 minuti di applausi!!! Bravo, brava!!! Quasi vien giù il teatro.
Poi, sipario. Avanti il prossimo (ministro).
Sì, perchè finora le buste paga son rimaste tali e quali.

Mi vengono in mente le interviste alle aspiranti Miss Itaglia allorchè, ad una qualsiasi ebete domanda posta a casaccio, la risposta è invariabilmente:

"La pace nel mondo!"


lunedì 9 giugno 2008

Non sempre si può vincere...

Vorrei tralasciare l'aspetto tennico della partita di stasera (che comunque, potrebbe essere agevolmente raccolto nella frase "c'hanno fatto a pezzi"), perchè il reale valore di eventi come Mondiali o Europei è che sono i soli momenti in cui ancora ci sentiamo uniti come in una vera nazione. C'è questa cosa del dover cantare l'inno, c'è il rutto libero fantozziano, ci sono persino delle donne a discutere di fuorigioco. Tutto sommato è bello.

Sono uscito per strada, all'inizio del secondo tempo: la città era deserta, ma passeggiando giungeva la voce di Marco Civoli dalle mille finestre accese sulla mattanza. E, senza bisogno di doti telepatiche, avrei saputo dire quale fosse il pensiero di quasi ogni singolo telespettatore in quell'istante.

venerdì 30 maggio 2008

Mondi paralleli



Non tutto il mondo è paese. La foto qui sopra ritrae alcuni appartenenti ad una tribù amazzonica mentre tentano di colpire il velivolo che li sovrasta. Qualcuno li ha soprannominati gli uomini rossi. Mai hanno incontrato altre persone al di fuori del loro gruppo, di certo non sanno cosa sia un giornale ed ignorano che milioni di occhi scrutano le loro immagini come fossero di strane ed aliene figure.
Avranno una loro mitologia, magari uno sciamano che un po' li cura e un po' imbastisce loro qualche storiella sull'origine del piccolo mondo che conoscono. Se oggi gli racconteranno quanto è accaduto, probabilmente egli si dovrà inventare qualche nuova divinità: naturalmente iraconda e di certo irritata dalla degenerazione nei costumi del suo popolo eletto. Seguirà necessità di purificazione; qualche sacrificio, e passa tutto. Ma forse ho visto troppi film di Mel Gibson (no, Apocalypto no! Vade retro...).

Potremmo immaginarli già artisti rupestri: in una grotta istorieranno l'apocalittico incontro della giornata, l'enorme libellula ripiena di omini neri. Oppure si metteranno a tracciare disegni mastodontici per gli uomini del cielo. Grazie agli uomini rossi, tra 5000 anni un novello Giacobbo potrà esibirsi con le più incredibili storie sull'origine di queste arcaiche genti.

Anzi, no: sarà il Giacobbo originale che, scoperta la macchina del tempo in un bugigattolo presso Rennes-Le-Chateau (il Sacro Graal, ça va sans dire), si catapulterà in quell'era futuribile per indagare il mistero di queste testimonianze. Speriamo che, in quel mondo lontano, qualcuno abbastanza svitato gli offra un contratto faraonico per condurre un format stile Voyager: potrebbe persino decidere di non tornare più indietro.



sabato 24 maggio 2008

Il solo e unico bicchiere che abbiamo (sic)


Max Pezzali è una persona simpatica, almeno per come appare dalla tv. Ha pure scritto delle belle melodie. Il problema è che poi ci attacca i testi e alcuni sono allucinanti.






Prendiamo, a mo' d'esempio, l'attacco dell'ultimo singolo "Mezzo pieno o mezzo vuoto":

Mezzo Pieno o Mezzo vuoto
mezzo pieno o mezzo vuoto
questo è il solo ed unico bicchiere che abbiamo
se si stava meglio quando si stava peggio
non lo so
però io vivo adesso

mezzo pieno o mezzo vuoto

mi hanno detto di giocare quindi io gioco
faccio del mio meglio, almeno ci proverò
se ho ragione o no, io non mi sposto

Oh, Max, d'accordo ridicolizzare i luoghi comuni, ma mica mi puoi chiudere le strofe con altri luoghi comuni: io vivo adesso? Ma va'? E comunque, cosa caspita vuol dire?

Perchè non ti cerchi un paroliere? Su, mica ti serve Mogol o Paolo Conte: basterebbe anche un Vasco Rossi qualunque per tirare su il livello.

Eh, Max? Magari lo consigli pure a Nek...

sabato 17 maggio 2008

Riempitivo


Oggi Il Corriere della Sera ci svela, nientemeno, chi sono i nuovi pigri:

Quelli che rinviano, la tribù dei nuovi pigri


Il concetto è presto detto: i nuovi pigri sono quelli che rimandano le cose da fare. Cosa ci sia di nuovo in questa pigrizia non è dato sapere. E lo dice uno che di pigrizia se ne intende e per cui vale -purtroppo- il motto fa' domani quello che non vuoi fare oggi. Un rappresentante della categoria, insomma.
I giornali e i tg -e pure questo blog- son pieni di riempitivi con non-notizie stile scoperta dell'acqua calda: non sarà mica colpa di una nuova forma di pigrizia?
E se per nobilitarci parlassimo piuttosto di ozio creativo?
Viene meglio, no?

venerdì 16 maggio 2008

La stagione delle quote viene e va


L'idea-guida della mai abbastanza vituperata legge Bossi-Fini, che dovrebbe regolare l'immigrazione verso il nostro paese, è molto semplice: vendita per corrispondenza di esseri umani. Infatti può ottenere un permesso di soggiorno solo chi ha lavoro e alloggio. Quindi, immaginiamoci una cosa così: hai bisogno di una badante per il tuo nonnino. Chiedi al consolato/ambasciata, il quale ti invia un catalogo stile Postalmarket con foto e descrizione di competenze e precedenti esperienze delle persone disponibili. Magari ci sono anche le offerte speciali, il sottocosto, il sotto-sottocosto e via delirando.
Fai il tuo ordine e speri: se hai la ventura di rientrare nel ristrettissimo numero di quelli che ottengono di farsi accettare la domanda, grazie all'ausilio di Speedy-Gonzales inviato alle Poste quando si apre la stagione delle quote, ti arriva a casa un bel pacchetto con dentro la signora prescelta. Ah, in aggiunta devi fare una trafila di mesi e mesi con rimpalli reciproci da uffici di varia natura. Nel frattempo, magari il nonnino non c'è più.

Voi scegliereste una persona così importante per la vostra famiglia senza averla mai conosciuta? Sareste disposti ad aspettare tutto questo tempo, rischiando di rimanere con un pugno di mosche perchè la vostra domanda è la numero 170001? O ricorrereste, da buoni italiani -per una volta a ragione-, all'arte dell'arrangiarsi? Perchè questo è ciò che accade ogni giorno: lo so per esperienza diretta.
In conclusione: tutti si rivolgono a persone già sul suolo patrio, anche se irregolari. Poi cercano, se hanno cuore, di regolarizzarle.

La Bossi-Fini è uno specchietto per le allodole che serve soprattutto a trasferire alla discrezionalità della polizia la scelta di espellere gli irregolari: nessuno farà mai rimpatriare una badante, con buona pace dei proclami di Tosi o di Maroni sulla "tolleranza zero" (anche questa è esperienza personale). Come è possibile espellere più di 600000 lavoratori? E tutti gli anziani improvvisamente senza sostegno? I figli potranno assentarsi dal lavoro per accudirli?

Ieri sera ad Anno Zero Castelli si è riempito la bocca con queste fanfaluche, spesso condite dal suo sarcasmo volgare. Solo ad un certo punto ho pensato gli si fosse acceso un neurone: gli ho sentito dire le parole cultura e integrazione; addirittura ha usato l'aggettivo "complesso". Speriamo in un'illuminazione più duratura.



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