sabato 29 settembre 2007

Rime Scarse I

Autoritratto a tinte fosche

Io.
Sommamente incostante;
cuor di poeta
e mano tremante;
pensiero senza fissa dimora,
perduto nella folla indifferente;
a passo lento, sempre:
nessuno scatto, niente.

Io.
Barba incolta e sorriso declinante;
scivolato nel mondo,
ma inabile alle tante
-troppe- prove di dolore:
un uomo sofferente
d'esser qualcosa
che in fondo, poi, è niente.

Trieste, 8/03/2007

giovedì 27 settembre 2007

Di un prezzemolino da tiggì


Oggi vorrei fare una breve riflessione sul fenomeno Bonaiuti, l'attuale portavoce di Silvio. Ai bei tempi dei Berlusconi Bis e Ter era solo una figura sullo sfondo, pervicacemente intenta ad annuire ad ogni proclama del condottiero, aggiungendo un'aria compita da politico di rango. Inizialmente pensavo fosse un sosia di Andreotti fuggito dal serraglio del Bagaglino.
Ma da quando il Cavaliere è stato disarcionato, quella figura sullo sfondo si è scoperta dotata di voce e ora -traslata in primo piano- ci ammonisce ogni giorno da tutti i TG sul pensiero del nostro Silvio. L'aria è sempre quella dello scudiero zelante che ripete a memoria le parole del capo, l'empatia che suscita è pari pari a quella che concederei ad una cimice piombata in un piatto di spaghetti allo scoglio.
Mi sono chiesto perchè Berlusconi si circondi di soggetti così urticanti (la lista è lunga, ma una menzione spetta almeno a Schifani...), sempre senza risposta. Fino ad oggi, quando mi si è accesa una luce in fondo a qualche giro della corteccia: li sceglie odiosi apposta (magari non li sopporta nemmeno lui), sicché quando si epifanizza lui stesso quasi ci sentiamo sollevati. Infatti, ditemi se non vi sembra meno pesante da sopportare di quanto lo siano i suoi scagnozzi.
Almeno, i copioni se li scrive da solo...

mercoledì 26 settembre 2007

Quote azzurre


Quando mi iscrissi a Medicina, ormai diversi eoni fa, il 65% circa dei miei "colleghi" era donna. Inizialmente rimasi colpito, perchè in giro vedevo quasi solo medici maschi. Poi mi ricordai delle statistiche, che assegnano ovunque al gentil sesso una miglior media scolastica, e la cosa mi sembrò normale.



Oggi la Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri) lancia un accorato allarme:


La federazione degli ordini di categoria: dobbiamo trovare rimedi
L’allarme dei medici: troppe donne
I dottori nel 2017: maschi solo 2 su 10. «Sempre meno chirurghi e urologi»


Il titolo è peggio dell'articolo, comunque. Lo spunto è un congresso a Caserta, in cui la Fnomceo si propone di analizzare la condizione delle dottoresse italiane.

Ma seguiamo quello che scrive Margherita de Bac per il Corriere.
Il pezzo si apre con una domanda angosciosa:

Ve lo immaginate un uomo che si fa visitare dall’urologa?

Con buona pace di tutte le donne che, anche ora, si stanno facendo visitare dal ginecologo (quasi sempre e tradizionalmente maschio). Certo, anch'io per me preferirei un urologo ad un'urologa, ma si tratta di problemi individuali che non possono essere assurti a metodo di selezione del personale.

Il presidente della Fnomceo, Amedeo Bianco, intervistato afferma:

«Affrontiamo in modo diverso il futuro altrimenti alcune specialità, soprattutto quelle che oggi sono monosex, andranno in crisi. Sono molto favorevole alle donne medico, ma non nascondo una certa preoccupazione. Dobbiamo studiare un sistema tale da garantire qualità e potenzialità senza ridurre l’offerta »

Forse basterebbe non ostacolare le giovani dottoresse che volessero intraprendere un certo indirizzo: gira voce, ad esempio, che alla Clinica Ortopedica di una facoltà morente del Triveneto si eserciti una moral suasion per far desistere le malcapitate dal tentare l'esame di specialità. Le motivazioni addotte? Risibili, ma preoccupantemente simili a quello che aggiunge poi Bianco:

Potremmo restare sguarniti nelle chirurgie o in ortopedia. Si pensa, erroneamente a mio parere, che solo l’uomo sia capace di operare perchè più forte, freddo, coragg i o s o . E dall’altra parte ci sono difficoltà oggettive. Gli orari della sala operatoria, ad esempio, non si conciliano bene con quelli della famiglia. Occorre ripensare i turni, il trattamento della maternità»

Capito?
L'uomo è più forte, freddo, coraggioso.
Coraggioso...


Fortunatamente,

Il presidente di Fnomceo è contrario invece all’istituzione di «quote azzurre», posti riservati al sesso che, almeno dal punto di vista della dirigenza, continua ad essere forte.

Infatti, i dirigenti son sempre maschi. E qui salta fuori la vera, grande, paura: perdere il controllo, il potere. Il mondo medico è un mondo cameratesco, molto maschilista. Vedere donne che comandano gli "uomini duri", i Chuck Norris della corsia che ogni giorno si sentono eroi da copertina perchè loro salvano le vite deve essere un affare sconvolgente. Inconcepibile, per questi coraggiosi che temono la concorrenza femminile.

Braveheart gli fa un baffo, a uomini così...


martedì 25 settembre 2007

Centrifugati mentali (se ne sconsiglia la lettura)


Avvertenza: non cercate tracce intellegibili in quel che segue




E' notte alta e sono sveglio...
Strepitoso inizio di una canzone ormai datata: pare banale, ma rifulge per il semplice nitore dell'immagine evocata. Tutto quello che viene dopo è già inscritto in quel primo verso -e difatti non è granché, a parer mio.

Appunto: è notte alta e sono sveglio, ma per fortuna senza gli strazianti problemi di cuore del povero De Crescenzo.
Oddio... problemi a cui pensare ne ho a bizzeffe ed è perciò che staziono al Pc in un'ora peregrina, sperando che buttare giù due righe valga ad allontanarli fino all'arrivo dell'amico Morfeo.
Naturalmente non mi viene in mente nulla, perciò ho deciso di provare a lasciare campo libero a tutto quello che mi passa per la capa e vedere che percorsi (il)logici produce il mio cerebro sferragliante.
Finora solo la spiegazione di quanto intendo fare: non molto.
Potrei postare qualche verso mediocre che ho generato a caso, tempo fa.
Uhm, no...
Magari in un prossimo futuro, nella prossima pausa di introspezione di un blog che introspettivo non voleva essere.
Eppure un po' di me bisogna che lo metta, tra queste pagine.
Uh, che patetico...

E mica ho bevuto: nemmeno mi son mai ubriacato, io. Alle volte son giunto al punto di sentire la testa leggera e un po' vuota, ma niente di più. E mai fumata una sigaretta, mai neppure aspirato un tiro. Ne andavo fiero, prima. Un bravo figliolo, orgoglio di mamma e papà. A disagio con gli altri, però. Incapace di divertirsi, incapace di ballare o di mandare qualcuno a quel paese (a quel paese...). Ora mi rendo conto di aver confuso -diciamo non sempre, ma spesso- forma e sostanza. Forse è il portato di alcuni tratti di quella personalità che in psichiatria definiscono ossessiva, caratterizzata da eccessivo formalismo (appunto) e perfezionismo. Difficile sfuggire al tuo destino, se ce l'hai tatuato nel dna. E infatti son ancora qui, more solito.



No, anche se ho nominato la psichiatria non sono matto, mettetevi il cuore in pace.

E' solo che vedo il bicchiere mezzo vuoto...


giovedì 20 settembre 2007

Eterni ritorni





Brunone nostro è tornato!
Più scoppiettante e inquietante che mai, ha infilzato una doppietta di puntate da paura:



-con la scusa dell'omaggio al tenore scomparso, ieri notte ha imbastito un parterre di cariatidi e presunti amici pavarottiani per solleticarci sull'affaire testamento: all'interno, allusioni sussurrate e piccanti dicerie assortite a scopo di audience; in più, una lacrimuccia al momento dei contributi video e la dichiarazione agghiacciante di essere stato amico dello scomparso (dai nemici mi guardi Iddio, che agli amici...)


-con la scusa della riflessione sui modi dei media nel trattare (e maltrattare) i casi di cronaca nera nel nostro Belpaese, questa sera ha recuperato in extremis il caso Garlasco (e con esso purtroppo il mai troppo assente Carlo Rossella), clamorosamente bucato causa ferie: gran bel colpo di reni, non c'è che dire

mercoledì 19 settembre 2007

Qualunquismi del mercoledì notte

Ieri sera, mentre compulsavo distrattamente il telecomando, ho captato Ballarò in trasferta alla festa dell'UDC: ad un qualche Consigliere minore, intercettato in accappatoio all'uscita dalla sauna (come altri suoi colleghi, tutti raccolti nel mistico momento), si chiedeva del dibattito sulla cosiddetta Casta, scaturito dal libro di Stella e dagli interventi di Grillo. Costui, senza che nemmeno la punta di un capello mostrasse un qualche imbarazzo, in soldoni rispondeva -povero martire- di non essere realmente in villeggiatura, perchè faceva politica pure in quella situazione:

"Non perdiamo mai...eeh...il lavoro di vista...Andremo adesso in qualche situazione per avvicinare qualche elettore e magari portarlo sempre sulla linea del...eh eh"

Ovvero si sarebbe occupato di fare proseliti per il suo partito.

Con dichiarazioni di questo tenore, viene difficile dar torto a Beppe Grillo.
E non perchè questo si stesse facendo la bella vita a spese di qualcun altro (che spero fossero gli elettori dell'UDC solamente, e non la collettività tutta), quanto per ciò che ha dichiarato: fare proseliti per il partito io lo chiamo campagna elettorale, non certo politica. Avesse piuttosto detto che aveva un brunch con un dirigente nazionale o un abboccamento in piscina con un onorevole, lo avrei magari capito.


martedì 11 settembre 2007

Vero Amore bisse


Chissà perchè, questa evoca pensieri meno romantici...

domenica 9 settembre 2007

Vero Amore




P.S.: Aiutatemi, sto diventanto un sentimentalone...