sabato 29 settembre 2007

Rime Scarse I

Autoritratto a tinte fosche

Io.
Sommamente incostante;
cuor di poeta
e mano tremante;
pensiero senza fissa dimora,
perduto nella folla indifferente;
a passo lento, sempre:
nessuno scatto, niente.

Io.
Barba incolta e sorriso declinante;
scivolato nel mondo,
ma inabile alle tante
-troppe- prove di dolore:
un uomo sofferente
d'esser qualcosa
che in fondo, poi, è niente.

Trieste, 8/03/2007

9 commenti :

  1. Artemisia ha detto...

    Però! Non sei bravo solo come pittore ;-)

  2. Verrocchio ha detto...

    Ah, ma il "ritratto" non l'ho fatto io!
    Io disegno ancora come alle elementari...

    Invece questa, lo confesso, è crusca del mio sacco!

  3. Fabioletterario ha detto...

    Scopro ora che tu stai a Protogruaro. Anche io in provincia di Pordenone! :-)

  4. Fabioletterario ha detto...

    E il nuovo post?

  5. Artemisia ha detto...

    Che ritratto collega? Io mi riferivo ad "Andrea del Verrocchio"!

    Per curiosita' ma tu e Fabio vi siete conosciuti sul mio blog? Sarebbe un onore per me!

    PS per il cloro basta tenere la brocca o la bottiglia una mezz'oretta all'aria perche' cosi' evapora.
    Nemmeno io so cosa e' la Brita ma ci starei attenta!

  6. Verrocchio ha detto...

    Oops, scusa, non avevo colto il riferimento...

    Puoi essere orgogliosa, credo di aver "conosciuto" Fabio proprio sul tuo blog!

    La dritta sul cloro funziona, grazie!

  7. Finz ha detto...

    Oddio, se scrivo che è proprio bella è troppo banale?

  8. Verrocchio ha detto...

    No, figurati!
    Son contento che ti sia paiciuta.

  9. Anonimo ha detto...

    cos'è il niente?
    Il contrario di tutto!
    Cos'è il tutto?
    Il contrario di niente!
    Ma se tutto può essere niente allora anche niente può essere tutto!