mercoledì 26 settembre 2007

Quote azzurre


Quando mi iscrissi a Medicina, ormai diversi eoni fa, il 65% circa dei miei "colleghi" era donna. Inizialmente rimasi colpito, perchè in giro vedevo quasi solo medici maschi. Poi mi ricordai delle statistiche, che assegnano ovunque al gentil sesso una miglior media scolastica, e la cosa mi sembrò normale.



Oggi la Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri) lancia un accorato allarme:


La federazione degli ordini di categoria: dobbiamo trovare rimedi
L’allarme dei medici: troppe donne
I dottori nel 2017: maschi solo 2 su 10. «Sempre meno chirurghi e urologi»


Il titolo è peggio dell'articolo, comunque. Lo spunto è un congresso a Caserta, in cui la Fnomceo si propone di analizzare la condizione delle dottoresse italiane.

Ma seguiamo quello che scrive Margherita de Bac per il Corriere.
Il pezzo si apre con una domanda angosciosa:

Ve lo immaginate un uomo che si fa visitare dall’urologa?

Con buona pace di tutte le donne che, anche ora, si stanno facendo visitare dal ginecologo (quasi sempre e tradizionalmente maschio). Certo, anch'io per me preferirei un urologo ad un'urologa, ma si tratta di problemi individuali che non possono essere assurti a metodo di selezione del personale.

Il presidente della Fnomceo, Amedeo Bianco, intervistato afferma:

«Affrontiamo in modo diverso il futuro altrimenti alcune specialità, soprattutto quelle che oggi sono monosex, andranno in crisi. Sono molto favorevole alle donne medico, ma non nascondo una certa preoccupazione. Dobbiamo studiare un sistema tale da garantire qualità e potenzialità senza ridurre l’offerta »

Forse basterebbe non ostacolare le giovani dottoresse che volessero intraprendere un certo indirizzo: gira voce, ad esempio, che alla Clinica Ortopedica di una facoltà morente del Triveneto si eserciti una moral suasion per far desistere le malcapitate dal tentare l'esame di specialità. Le motivazioni addotte? Risibili, ma preoccupantemente simili a quello che aggiunge poi Bianco:

Potremmo restare sguarniti nelle chirurgie o in ortopedia. Si pensa, erroneamente a mio parere, che solo l’uomo sia capace di operare perchè più forte, freddo, coragg i o s o . E dall’altra parte ci sono difficoltà oggettive. Gli orari della sala operatoria, ad esempio, non si conciliano bene con quelli della famiglia. Occorre ripensare i turni, il trattamento della maternità»

Capito?
L'uomo è più forte, freddo, coraggioso.
Coraggioso...


Fortunatamente,

Il presidente di Fnomceo è contrario invece all’istituzione di «quote azzurre», posti riservati al sesso che, almeno dal punto di vista della dirigenza, continua ad essere forte.

Infatti, i dirigenti son sempre maschi. E qui salta fuori la vera, grande, paura: perdere il controllo, il potere. Il mondo medico è un mondo cameratesco, molto maschilista. Vedere donne che comandano gli "uomini duri", i Chuck Norris della corsia che ogni giorno si sentono eroi da copertina perchè loro salvano le vite deve essere un affare sconvolgente. Inconcepibile, per questi coraggiosi che temono la concorrenza femminile.

Braveheart gli fa un baffo, a uomini così...