Sconsigli per gli acquisti
In molti ospedali ci sono piccole biblioteche ad uso dei pazienti: pochi libri, solitamente rimpolpati da donazioni di origine non chiara -gente che è passata di lì, personale sanitario e varia umanità. Spiluccare tra i titoli presenti è un'occupazione molto istruttiva, soprattutto se cercate uno spunto per un regalo ai vostri cari. Infatti saprete con certezza quali acquisti non fare.
Pensateci un momento e mettetevi nei panni di chi desideri, in uno slancio di generosità, arricchire queste biblioteche con qualche titolo in suo possesso. Si priverà più facilmente della Divina Commedia (che comunque ammuffisce sullo scaffale di casa) oppure di quel bel volumetto sulle isole della Papuasia che zia Eufemia gli ha donato due anni or sono a Natale? Risposta scontata: tanto, chi mai ci andrà in Papuasia?
Queste raccolte sono cimiteri di zombie-letteratura, un non-luogo di capolavori mancati e di aborti letterari. Nell'ultima che ho visitato spiccavano la bibliografia completa di Forattini, l'opera omnia di Clive Cussler, un romanzo del primario di Gastroenterologia del nosocomio, una considerevole quota di tascabili ultraeconomici in stile "leggi e butta". Certo ho trovato anche Primo Levi e Vitaliano Brancati, ma giacevano reietti e solinghi, rannicchiati in un cantuccio come fossero minacciati dagli altri non-morti compagni.
Un momento, però: non ho visto nemmeno una copia dei best seller di Bruno Vespa. Dovrei considerarla una falsificazione della mia teoria e dunque ricusarne le conclusioni?
Pensateci un momento e mettetevi nei panni di chi desideri, in uno slancio di generosità, arricchire queste biblioteche con qualche titolo in suo possesso. Si priverà più facilmente della Divina Commedia (che comunque ammuffisce sullo scaffale di casa) oppure di quel bel volumetto sulle isole della Papuasia che zia Eufemia gli ha donato due anni or sono a Natale? Risposta scontata: tanto, chi mai ci andrà in Papuasia?
Queste raccolte sono cimiteri di zombie-letteratura, un non-luogo di capolavori mancati e di aborti letterari. Nell'ultima che ho visitato spiccavano la bibliografia completa di Forattini, l'opera omnia di Clive Cussler, un romanzo del primario di Gastroenterologia del nosocomio, una considerevole quota di tascabili ultraeconomici in stile "leggi e butta". Certo ho trovato anche Primo Levi e Vitaliano Brancati, ma giacevano reietti e solinghi, rannicchiati in un cantuccio come fossero minacciati dagli altri non-morti compagni.
Un momento, però: non ho visto nemmeno una copia dei best seller di Bruno Vespa. Dovrei considerarla una falsificazione della mia teoria e dunque ricusarne le conclusioni?
1 commenti :
non ci si trova neanche Evola. Allarme!
marina
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