Cronaca di una Morte Annunciata
Questa è la storia di un Piccolo Elettore di centro-sinistra: uno a Sinistra quel tanto da non riconoscersi nella Margherita, ma non abbastanza da ritrovarsi nel modus operandi di Rifondazione. Uno che voterebbe i DS, se ancora ci fossero.
Dopo aver sofferto in silenzio durante gli scintillanti 5 anni di scempio di Costituzione e decenza da parte del Piccolo-Uomo-Dalla-Folta-Ricrescita e aver offerto in voto i litri di HCl che in tale periodo gli avevano grattato via la mucosa gastrica, il nostro Elettore si accorse che il vento pareva cambiato. Perfino in Italia sembrava ci si stesse accorgendo che -forse- era ora di disarcionare il Giove Ottimo Massimo che si credeva invincibile.
Quando ci furono le Primarie del Centro-Sinistra, il Piccolo Elettore si recò baldanzoso a testimoniare la sua presenza, fiducioso che finalmente -designando un candidato alla guida della Coalizione- si sarebbero evitate le usuali "zappate sui piedi" che fino ad allora erano sempre costate vagonate di voti. Tutto benissimo: alta partecipazione, vittoria netta del candidato favorito. Financo la nuova Legge elettorale, il "Porcatellum" Calderoliano, prodotta in extremis da una Maggioranza Polista in piena agonia con il solo scopo di mantenere a sè PierFerdy UDCasini e chiaramente concepita a Monaco durante la Festa della Birra, pareva non poter nulla contro questo vento nuovo...
Però... però, quando si entrò in Campagna Elettorale, il Piccolo Elettore avvertì, chiarissimo, il rumore di una prima zappata: invece di condurre la campagna sui fallimenti del Governo uscente, attaccando su tutti i fronti possibili, il Centro-Sinistra cominciò litigando al suo interno sulla Tassa di Successione. Un argomento di importanza marginale per quasi tutti gli ipotetici elettori dell'Unione, con un possibile riflesso limitato nel migliorare i Conti Pubblici se reintrodotta, ma su cui Le Menti della Sinistra si arrovellarono senza trovare un punto di incontro: "La reintroduciamo, ma solo per i grandi patrimoni! Sì, ma quanto grandi? Tanti Milioni di Euro! Sì, ma quanti? Tanti!"
Naturalmente, non parve vero, a Destra, di poter mettere all'angolo l'avversario in maniera così agevole: "Ecco quelli che ce l'hanno coi ricchi, già vogliono aggiungere tasse! E poi, non si mettono d'accordo nemmeno su quello..." Da qui fu tutta una battaglia in difesa, condotta come se il governo degli ultimi 5 anni fosse stato del Centro-Sinistra.
Poi il Piccolo Elettore assistette ai "Faccia a Faccia" in Tv, in uno studio candido come il Paradiso degli spot Lavazza: e lì rise di cuore e si indignò per le ridicole figure del "Giovane Premier" (appena tornato dallo spettacolino al Congresso USA), con la sparatona da "Prendi la cornetta, il Polo ti aspetta" sull'abolizione dell'ICI ("Sì, hai capito bene: non pagerai più l'ICI" -o una cosa così). E, invece, seconda zappata: si compì probabilmente il Recupero Miracoloso...
Venne il giorno delle Elezioni: il nostro Elettore fece il suo dovere e attese trepidante.
Putroppo la vittoria auspicata fu un quasi pareggio, un 1-1 fuori casa: il nuovo Governo di Centro-Sinistra nasceva con il misero sostegno di due voti in più al Senato e dei Senatori a vita. Voti che divennero ben presto uno soltanto, grazie al nuovo Astro Nascente della politica in stile Mastella: il Senatore De Gregorio, uno che praticamente ancor prima di insediarsi, già aveva fondato il suon nuovo Movimento e tirato la terza zappata. Mistero fitto su come abbia fatto Di Pietro a fidarsi di un tale figuro, candidandolo nelle sue Liste.
Iniziò così un Prodi-bis farcito di Sottosegretari, sempre a rischio di impallinamento e in grado di inimicarsi ogni categoria con la Finanziaria 2007 (che pure il Piccolo Elettore condivideva in molti punti).
Poi fu Vicenza: cadde il Governo, il Piccolo Elettore rimase senza parole. Questa zappata non se l'aspettava: se ci sono dei motivi per cui non sarebbe possibile impedire la costruzione della nuova Base Americana, perchè non provare, almeno, a spiegarli? E d'altronde, come pensare di poter ottenere qualcosa per la città spingendo il Paese tra le braccia di Berlusconi? Non sarebbe meglio, alle volte, cercare di ottenere un compromesso possibile, anche rinunciando ad alcune delle proprie posizioni?
Oggi, amareggiato e sfiduciato, il Piccolo Elettore ancora non capisce: soffre nel guardare ogni telegiornale, ha di nuovo con sè il fido Maalox.
Dopo aver sofferto in silenzio durante gli scintillanti 5 anni di scempio di Costituzione e decenza da parte del Piccolo-Uomo-Dalla-Folta-Ricrescita e aver offerto in voto i litri di HCl che in tale periodo gli avevano grattato via la mucosa gastrica, il nostro Elettore si accorse che il vento pareva cambiato. Perfino in Italia sembrava ci si stesse accorgendo che -forse- era ora di disarcionare il Giove Ottimo Massimo che si credeva invincibile.
Quando ci furono le Primarie del Centro-Sinistra, il Piccolo Elettore si recò baldanzoso a testimoniare la sua presenza, fiducioso che finalmente -designando un candidato alla guida della Coalizione- si sarebbero evitate le usuali "zappate sui piedi" che fino ad allora erano sempre costate vagonate di voti. Tutto benissimo: alta partecipazione, vittoria netta del candidato favorito. Financo la nuova Legge elettorale, il "Porcatellum" Calderoliano, prodotta in extremis da una Maggioranza Polista in piena agonia con il solo scopo di mantenere a sè PierFerdy UDCasini e chiaramente concepita a Monaco durante la Festa della Birra, pareva non poter nulla contro questo vento nuovo...
Però... però, quando si entrò in Campagna Elettorale, il Piccolo Elettore avvertì, chiarissimo, il rumore di una prima zappata: invece di condurre la campagna sui fallimenti del Governo uscente, attaccando su tutti i fronti possibili, il Centro-Sinistra cominciò litigando al suo interno sulla Tassa di Successione. Un argomento di importanza marginale per quasi tutti gli ipotetici elettori dell'Unione, con un possibile riflesso limitato nel migliorare i Conti Pubblici se reintrodotta, ma su cui Le Menti della Sinistra si arrovellarono senza trovare un punto di incontro: "La reintroduciamo, ma solo per i grandi patrimoni! Sì, ma quanto grandi? Tanti Milioni di Euro! Sì, ma quanti? Tanti!"
Naturalmente, non parve vero, a Destra, di poter mettere all'angolo l'avversario in maniera così agevole: "Ecco quelli che ce l'hanno coi ricchi, già vogliono aggiungere tasse! E poi, non si mettono d'accordo nemmeno su quello..." Da qui fu tutta una battaglia in difesa, condotta come se il governo degli ultimi 5 anni fosse stato del Centro-Sinistra.
Poi il Piccolo Elettore assistette ai "Faccia a Faccia" in Tv, in uno studio candido come il Paradiso degli spot Lavazza: e lì rise di cuore e si indignò per le ridicole figure del "Giovane Premier" (appena tornato dallo spettacolino al Congresso USA), con la sparatona da "Prendi la cornetta, il Polo ti aspetta" sull'abolizione dell'ICI ("Sì, hai capito bene: non pagerai più l'ICI" -o una cosa così). E, invece, seconda zappata: si compì probabilmente il Recupero Miracoloso...
Venne il giorno delle Elezioni: il nostro Elettore fece il suo dovere e attese trepidante.
Putroppo la vittoria auspicata fu un quasi pareggio, un 1-1 fuori casa: il nuovo Governo di Centro-Sinistra nasceva con il misero sostegno di due voti in più al Senato e dei Senatori a vita. Voti che divennero ben presto uno soltanto, grazie al nuovo Astro Nascente della politica in stile Mastella: il Senatore De Gregorio, uno che praticamente ancor prima di insediarsi, già aveva fondato il suon nuovo Movimento e tirato la terza zappata. Mistero fitto su come abbia fatto Di Pietro a fidarsi di un tale figuro, candidandolo nelle sue Liste.
Iniziò così un Prodi-bis farcito di Sottosegretari, sempre a rischio di impallinamento e in grado di inimicarsi ogni categoria con la Finanziaria 2007 (che pure il Piccolo Elettore condivideva in molti punti).
Poi fu Vicenza: cadde il Governo, il Piccolo Elettore rimase senza parole. Questa zappata non se l'aspettava: se ci sono dei motivi per cui non sarebbe possibile impedire la costruzione della nuova Base Americana, perchè non provare, almeno, a spiegarli? E d'altronde, come pensare di poter ottenere qualcosa per la città spingendo il Paese tra le braccia di Berlusconi? Non sarebbe meglio, alle volte, cercare di ottenere un compromesso possibile, anche rinunciando ad alcune delle proprie posizioni?
Oggi, amareggiato e sfiduciato, il Piccolo Elettore ancora non capisce: soffre nel guardare ogni telegiornale, ha di nuovo con sè il fido Maalox.
3 commenti :
Ma allora io mi chiedo... non potevano pensarci prima?!?
Magari Vicenza gli è sfuggita (ops) ma l'Afghanistan?!??!??! Nessuno che in fase di stesura dei programmi ha pensato "capperi, vedi mai che scoppia un casino: prendiamoci avanti su ste cose..." Evidentemente cinque anni di Berlusconi non sono bastati per riflettere, speriamo non ce ne vogliano altri cinque...
Penso tu abbia centrato il punto: immagino che si aspettassero una vittoria elettorale più larga, che consentisse di digerire agilmente il dissenso di qualche senatore "estremo". Certo, se avessero messo le cose in chiaro forse il Governo avrebbe veleggiato più sereno - oppure non ci sarebbe stato.
Ora sembra che si "converga" al centro: pessima soluzione, direi, anche se l'unica per scongiurare Silvio il Terribile.
Caro Verrocchio,
noi elettori di sinistra oscilliamo tra l'amarezza di quello che ci aspettavamo (ognuno in modo diverso) e la trepidazione che comunque questo governo bene o male si regga ancora per un po'. Secondo me, le cose essenziali sarebbero mettere mano alla legge elettorale e al conflitto di interessi in modo che se questo governo dovesse cadere andremmo alle elezioni un po' piu' tranquilli. Purtroppo pero' non riescono a fare neanche queste due cose!
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