Il caldo dà alla testa
Autostrada a4, pomeriggio estivo, direzione Venezia: sullo specchietto retrovisore si staglia la grigia figura di uno scintillante carro funebre Mercedes (di quelli lussuosi oggi in voga) in corsia di sorpasso. Avanza veloce, mi passa accanto e corre via ad oltre 140 orari, vuoto.
Primo pensiero della mia mente ingenua:
che fretta c’era?
Secondo pensiero della mia mente bacata:
è proprio vero che la morte non aspetta…
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