Tanto ‘pe canta’…
Dopo quello che ho visto ieri sera ad Anno Zero sul dramma del tessile di Prato (Heike: batti un colpo…), mi sono ritirato sbigottito e preoccupato nel fido lettino.
Ma questa mattina forte e paterna è giunta una voce di ottimismo:
Pensate che addirittura vogliono copiarci il piano casa: chissà quanto incasseremo per il copyright dell’idea.
Insomma, visto che tutto va benone, cantamo tutti insieme l’inno di questo nostro tempo:
E unduetrè…
Siamo la crisi più bella del mondo…
paràparà
e ci dispiace per gli altri,
che sono tristi,
che sono tristiiii
perchè non sanno più
cos’è il lavor…
4 commenti :
Aw, che dire.
Santoro non l'ho visto, ma immagino tutto, tanto che sono anni che sento le stesse cose. Adesso è tutto un gridare "crisi! crisi!" ma la situazione è terribile da un bel po' di tempo. L'errore è stato di tutti: gli imprenditori non hanno voluto innovare (comportava spendere), le istituzioni non hanno osato intervenire (paura di passare per razzisti - sai, tutto il discorso dell'illegalità nella comunità cinese), i sindacati son stati più pronti a difendere i diritti dei pensionati che degli operai...trent'anni fa, mi si dice (ero troppo piccino), Prato era un laboratorio di idee e ricchezza. E' stato un luogo unico al mondo, davvero, per il lavoro. In facoltà, a Firenze, ho pure frequentato un esame sull'eccezionalità del distretto. Ora non c'è più niente, perché a molti è piaciuto banchettare sul cadavere, piuttosto che mantenerlo.
Basta così vai, che poi ti deprimo.
Ciao vecchio.
Grazie, Heike, e per la rapida risposta e per i contenuti della stessa.
Secondo te c'è qualche speranza?
E bravo Andrea che sei riuscito a stuzzicare Heike!
Angosciante la puntata di Anno Zero. Mi si e' chiuso lo stomaco quando quella giovane donna ha detto che cerca di farsi bastare 50 euro a settimana per la spesa....e si considera fortunata rispetto ad altri.
:-(
Se interessa, qui (nel commento) c'è un'altro punto di vista sul "caso Prato": http://andreafranceschini.blogspot.com/2009/03/bravi-bravi-lasciate-morire-una-citta.html
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