mercoledì 10 giugno 2009

Gelminario

la_scuola Un film molto bello di qualche anno fa, La Scuola, si svolge in un istituto superiore nel giorno degli scrutini. Descrive in maniera perfetta (così mi dicono, almeno) quanto avviene ogni anno al momento delle valutazioni finali. Ci sono gli insegnanti inflessibili, che fanno i loro conti sulla base della media aritmetica dei voti e non vogliono derogare di nulla; quelli più attenti al progresso manifestato dagli alunni nel corso dell’anno, che cercano di mediare; quelli distrutti dall’insegnamento e dalla vita, che vorrebbero mandare tutti in miniera e bocciare a man bassa. Anche nelle aule reali, gli scrutini sono il momento del redde rationem e spesso i conflitti su chi promuovere e chi bocciare portano almeno alla discussione: ciò che esce da questi conclave didattici è un giudizio complessivo e mediato –per chi ha a cuore il suo mestiere.

Di tutto ciò, sembra che il ministro Gelmini non sappia nulla. Difatti cala sugli scrutini con la solita circolare esemplificativa che certifica uno status quo come fosse l’ennesima rivoluzione (tenderei a chiamarla propaganda):

Con i nuovi provvedimenti sulla valutazione finale degli studenti della scuola secondaria di primo grado «si introduce - spiega il ministero - una maggiore responsabilizzazione del consiglio di classe proprio in fase di scrutinio. In passato, invece, era prassi assegnare giudizi non sempre comprensibili e valutazioni che nascondevano anche gravi insufficienze».
Il consiglio di classe, infatti, da quest’anno potrà ammettere all’anno successivo uno studente che riporti qualche lacuna considerata non grave e recuperabile. Con insufficienze considerate gravi, invece, si ripeterà l’anno. Negli anni scorsi è accaduto spesso - fa notare il dicastero di viale Trastevere - che fossero assegnati giudizi negativi senza informare le famiglie dell’alunno e senza aprire un confronto con gli altri docenti. Con la vecchia normativa talvolta gli alunni con gravi carenze venivano ugualmente promossi. Da oggi, invece, il consiglio di classe deciderà se ammettere o meno l’alunno alla classe successiva dopo una attenta valutazione del percorso scolastico e delle capacità dello studente.

Se il ministro ha bisogno di capire come funziona il mondo che si suppone dovrebbe amministrare, ecco il link dove reperire “LA SCUOLA” (va bene anche in vhs, sia mai non possedesse il lettore DVD):

http://www.ibs.it/dvd/8017229439803/scuola.html

 

 

P.S.: Incidentalmente, vorrei far notare che stanno smantellando la famosa Riforma Moratti delle 3 I (che avevano fatto loro e ai tempi era stata definita una cosa tipo “la più grande riforma della scuola dall’invenzione dei caratteri cuneiformi”), sostituendola con una cosa raffazzonata che già è stata di nuovo definita come epocale e la più grande etc. etc.

 

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