martedì 17 febbraio 2009

Non è tempo per noi

Mentre Soru cola a picco, e con lui anche il PD modello Unione (non basta più nemmeno raccattarsi i cespugli e non avere la Lega tra i piedi per battere la destra), io penso alle Ronde Padane.

A molti sembrano la panacea, la risposta al bisogno di sicurezza dei cittadini: una risposta gratuita, ovviamente –perchè non ci stanno i soldi per la polizia vera. Molti in buona fede, alcuni pensando di fare giustizia, qualcuno solo per smania di menar le mani: ora avranno tutti uno scopo, un motivo per passare qualche serata fuori casa credendosi utili alla collettività. In teoria dovrebbero solamente “presidiare il territorio”: bighellonare con torce e telefonini, avvisando le forze dell’ordine in caso di pericolo. Disarmati.

Finchè un giorno, incontrando un gruppo di soggetti poco raccomandabili e magari alticci, voleranno parole grosse, si passerà alle vie di fatto: chissà, uno di questi cittadini intraprendenti ci resterà secco. E come rifiutare, allora, la concessione di un’arma a questi prodi? Prima un piccolo spray urticante, poi un manganellino (“mò guardi, è leggerissimo; ci fa il solletico, ci fa!”), alla fine il revolverino…

2 commenti :

  1. Artemisia ha detto...

    Hai ragione, Andrea, forse davvero non e' tempo per noi.

  2. Anonimo ha detto...

    Mi sorge un dubbio: spesso la sera tardi, prima di ritirarmi, uso fare un rilassante giro in macchina, senza una meta precisa, per le strade del nostro paese, così, giusto per ascoltare della musica e conciliare il sonno. Questo vagare notturno può essere considerato ronda padana? No perchè se fosse così forse potrei avere diritto al rimborso del carburante e di questi tempi non è poca cosa.
    A parte questo, anch'io concordo in pieno con te. La questione è molto seria ma viene affrontata in modo ridicolo.
    Al prossimo post...e argomenti di cui parlare non ne mancano di certo...
    Ciano