martedì 24 febbraio 2009

Mentana e il Monoscopio

Mentana simbolo di informazione libera? La sua cacciata dovuta alle trasmissioni dedicate a Di Pietro? Non so. Grandi differenze tra Matrix e Porta a Porta non le ho mai notate: anzi, mi è sempre parso che la trasmissione di Canale 5 si fosse semplicemente accodata alla scia di Vespa, cercando di superarlo sul suo stesso terreno. Alternanza tra temi pesanti e puntate “sceme”, pubblicità ai film di Natale e alle fiction di rete mascherate da approfondimenti sui temi più impensabili, molta cronaca nera e politica solo quando tocca. Dal punto di vista editoriale ipocrita equidistanza da qualsiasi tema, tendenza a sfruculiare su dettagli morbosi e acchiappa-audience,  domande banali e poco incisive ai politici invitati (tutti sempre e immancabilmente trattati con guanti bianchi). Se questo tipo di televisione può dar fastidio a qualcuno, questi potrà forse essere il telespettatore alla ricerca dell’approfondimento, non certo il Presidente di turno.  Altrimenti stiamo messi proprio male.

Dal Corriere di oggi:

Enrico Mentana non sa dire esattamente «cosa si è incrinato» nel rapporto con Mediaset ma ribadisce che per lui il suo Matrix era «uno spazio aperto» mentre a Mediaset «forse alcuni ospiti piacevano meno di altri» e «Di Pietro può essere stata la penultima goccia che ha fatto traboccare il vaso» prima dello scontro per la diretta sulla morte di Eluana: Mentana lo ha detto intervenendo alla puntata dell'Infedele di Gad Lerner, dedicata alla crisi del Pd.

La diretta sulla morte di Eluana io non la volevo (non volevo nemmeno il Grande Fratello, se è per questo). Ho trovato orribili le trasmissioni di Vespa e Fede, quella sera: se ne reggeva a stento qualche minuto. In certi momenti l’unico programma adeguato sarebbe il vecchio monoscopio:

monoscopio

Non potendo ragionevolmente spegnere una rete, apprezzo di più chi ha continuato con l’orrore quotidiano, invece di imbastirne seduta stante uno ancor peggiore e straordinario.

1 commenti :

  1. Alex ha detto...

    Enrico Mentana, per quanto mi riguarda, fa parte di quel giornalismo che fa finta di controllare il potere. E il suo essere interista e di sinistra (più istituzionale che ideologica) è uno specchietto per le allodole.

    In televisione l'unico conduttore che sta dalla parte dei cittadini e che svolge il ruolo di controllore del potere è Michele Santoro.


    ps: Mi piace il tuo blog. Complimenti. Ti ho già aggiunto alla mia lista di blogroll.