martedì 29 aprile 2008

Spuntini IV


Non amo molto la montagna, ma certo sapere che da qualche parte lassù si nascondono 300000 giovani e forti pronti a imbracciare i fucili contro "la sinistra" (e dunque contro me pure) potrebbe inibirmi qualsiasi idea di passeggiatine romantiche nei boschi delle Dolomiti. Immagino grotte fredde e buie, dove questi valorosi vivono in attesa, fiutando il vento e virilmente convivendo nell'ansia di poter intervenire. Rudi montanari con verdi fazzoletti al collo, agli ordini del comandante Borghezio e del luogotenente Calderoli. Martiri dalle montagne: paura, eh?

Da un sondaggetto fatto sul solito campioncino di 1000 individui, un terzo degli italiani non vuole moschee nel Belpaese. Devo dedurne che ai due terzi la cosa sta bene: bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Pieno al 66% almeno...

La cordata italiana per Alitalia comincia a prendere forma: dovrebbe essere costituita da un gruppo di persone riunite nell'associazione "i Contribuenti", attraverso il sistema detto tasse e per il tramite delle Ferrovie Italiane (fonte "Silvio Berlusconi contro l'Unione Europea").

Nomen omen: l'elezione di Schifani a Presidente del Senato è altamente indicativa della qualità dell'Assemblea. Domani l'elezione di Fini alla corrispettiva carica della Camera segnerà la definitiva scomparsa dalla scena politica italiana di Gianfranco l'ectoplasma (negli ultimi mesi si era segnalato, del resto, solo per l'attività parapoliziesca di controllo di permessi di soggiorno).


lunedì 21 aprile 2008

Quel che resta del genio italico


Siamo un paese in decadenza? Cosa resta del genio italico?

Nulla, almeno per quanto riguarda realizzazioni di un certo peso. Se ci rivolgiamo al quotidiano, invece, a guardar bene qualcosa si trova. Fate attenzione, per esempio, a come le forze dell'ordine siano sempre piene di inventiva e sappiano spaziare dal lirismo assoluto al sarcasmo e all'ironia sottile, nel denominare le operazioni contro la criminalità. Alle volte mi domando se abbiano assoldato qualche battutista in cattive acque (ma cattive cattive).

Oggi a Napoli è stata scoperta una truffa da svariati milioni di euro ai danni di Telecom Italia, realizzata da camorristi, camuffati per l'occasione da squadra delle pulizie, mediante ricariche fittizie a migliaia di schede per cellulari.

Bene: l'operazione si chiama "Sim e Napule".

Altro che Bagaglino o Zelig!


mercoledì 16 aprile 2008

Sconsigli per gli acquisti



Libri

In molti ospedali ci sono piccole biblioteche ad uso dei pazienti: pochi libri, solitamente rimpolpati da donazioni di origine non chiara -gente che è passata di lì, personale sanitario e varia umanità. Spiluccare tra i titoli presenti è un'occupazione molto istruttiva, soprattutto se cercate uno spunto per un regalo ai vostri cari. Infatti saprete con certezza quali acquisti non fare.
Pensateci un momento e mettetevi nei panni di chi desideri, in uno slancio di generosità, arricchire queste biblioteche con qualche titolo in suo possesso. Si priverà più facilmente della Divina Commedia (che comunque ammuffisce sullo scaffale di casa) oppure di quel bel volumetto sulle isole della Papuasia che zia Eufemia gli ha donato due anni or sono a Natale? Risposta scontata: tanto, chi mai ci andrà in Papuasia?
Queste raccolte sono cimiteri di zombie-letteratura, un non-luogo di capolavori mancati e di aborti letterari. Nell'ultima che ho visitato spiccavano la bibliografia completa di Forattini, l'opera omnia di Clive Cussler, un romanzo del primario di Gastroenterologia del nosocomio, una considerevole quota di tascabili ultraeconomici in stile "leggi e butta". Certo ho trovato anche Primo Levi e Vitaliano Brancati, ma giacevano reietti e solinghi, rannicchiati in un cantuccio come fossero minacciati dagli altri non-morti compagni.

Un momento, però: non ho visto nemmeno una copia dei best seller di Bruno Vespa. Dovrei considerarla una falsificazione della mia teoria e dunque ricusarne le conclusioni?

lunedì 14 aprile 2008

No, we can't


Elegia per la sconfitta
Temevamo andasse male. E' andata peggio.


Auguriamo a Berlusconi di governare bene, ora che ha vinto questa tornata elettorale -sempre che non abbia da piangere brogli anche oggi. Ci auguriamo che abbandoni in soffitta il suo doppio, quel guitto sbracato e piacione che tanto ci fa vergognare per lui. Ci auguriamo che sappia operare meglio di come fece nella passata stagione o che, almeno, si limiti nei danni. Qualche buona proposta nel suo programma (a guardare proprio con la lente e da vicino) ci sta pure, anche se sono di più i punti che ci rendono inquieti: uno a caso, la ventilata riforma della Legge 180.
Fosse per noi, non sarebbe presentabile nemmeno come amministratore di condominio; pare che siamo una minoranza. Evidentemente, non siamo in sintonia col paese reale. Soprattutto non siamo in sintonia con questo nord che vota Lega, il partito dell'intolleranza più rudimentale.
E forse bisogna partire da qui, però: da tutti questi voti a Bossi e combriccola, dalla fine della Sinistra sinistra (sperando lasci il posto a gente migliore), dalla trasformazione dell'Udc (che ora si chiama MpA).

Veltroni ha fatto quel che ha potuto, forse ha posto le basi per qualcosa di veramente nuovo: magari se teniamo duro 5 anni, la prossima volta si potrà fare sul serio.
Alcuni consigli di un uomo qualunque al PD: accelerare il ricambio della classe dirigente; istituzionalizzare le primarie per ogni carica; evitare i candidati spot (Calearo e operai della Thyssen vari); andare un po' a sinistra, ora che c'è spazio.

Dopo una giornata di grande delusione e scoramento, stabilisco per questo blog una moratoria di qualche giorno sugli argomenti di politica interna. Cercherò di parlare d'altro: il che farà la gioia di molti, credo.



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Now playing: Francesco De Gregori - Le Storie Di Ieri
via FoxyTunes



venerdì 11 aprile 2008

Hybris


Questa sera vorrei scrivere cose cattive; invece me ne starò zitto. Vorrei parlare di arroganza e falsità, di cattiveria e tracotanza. Comunque sarebbe inutile. Anche se vedere come certe persone si comportano e quello che dicono a me pare bastevole per squalificarle e considerarle non degne del mio voto. Ma si sa, le opinioni son quante le teste e mutano con un alito di vento: perciò aspettiamo lunedì.


Per non rendere del tutto inutile questo post, vi lascio un consiglio di lettura che si ricollega -almeno in parte- a quel che ho scritto sopra:

Elio Vittorini, "Uomini e no"

Un libro bellissimo, scritto con una prosa arida e densa, piena di cose e spietata.

mercoledì 9 aprile 2008

Elogio della follia


Durante la chiacchierata con Marcello Dell'Utri diffusa oggi tramite il suo spazio su tutubi, Klaus Davi ha totalmente ridefinito il concetto stesso di intervista sdraiata: domande chiaramente ideate da Dell'Utri stesso per garantirgli di menare fendenti livorosi e obliqui in tutta tranquillità, atteggiamento ossequioso da lacchè in livrea. Non perdete tempo a chiedervi la ragione della presenza di Klaus Davi nelle nostre vite: mi risulta sia una scoperta di Simona Ventura, il che dice già tutto.


Apprezzate invece i veri scoop di questa intervista. Tra le altre cose infatti, il buon Marcello ci fa sapere quanto segue:

- lui conosce quasi tutti i pentiti di mafia (Ohibò...e come fa? Tutti casualmente transitati nella gloriosa Bacigalupo?)
- la sinistra è una piovra che stende i suoi tentacoli sulla cultura italiana e soprattutto sulle case editrici (strano, credevo che Mondadori Einaudi Piemme Electa Sperling & Kupfer fossero guidate da Marina Berlusconi...)
- "i fatti storici devono rimanere, ma la ricetta retorica sulla resistenza va rivista": ecco, almeno i fatti storici li teniamo, eh?
- Mangano era un eroe (pare di capire in quanto non pentito)


domenica 6 aprile 2008

Porcate di lungo corso

Famo a capisse: se 'ste benedette schede son preparate con i medesimi criteri di 2 anni fa, com'è che nel 2006 andavano bene e mò no?

Il Bossi dichiara:

«Se necessario, per fermare i romani che hanno stampato queste schede elettorali che sono una vera porcata, e non permettono di votare in semplicità e chiarezza, potremmo anche imbracciare i fucili».

Nella mia mente, alla voce porcata appare questo:




P.S.: Senza ironia, Bossi dovrebbe andare in pensione. O almeno smettere di invitare alla sedizione. Non vorrei che i fucili comparissero sul serio, prima o poi.

sabato 5 aprile 2008

Luoghi comuni