martedì 3 aprile 2007

Se bighellonando... (Spritz e Fantasia)


Premessa: se, lietamente bighellonando, vi aggirate nei pressi del centro di un qualsiasi paesello di questo mitico Nordest all'ora del tramonto, vi troverete di fronte ad uno strano spettacolo -a meno che non ne siate gli attori, of course. Accalcate all'ingresso di ogni sorta di baretto e localino, a far da tappo a quelli che stanno pigiati all'interno, appariranno a voi torme di giovani più o meno allicchittati sorseggianti bevande colorate in allegra conversazione. Questo rito collettivo prende il nome di "Ci troviamo per lo Spritz": dovrebbe essere il punto di incontro per le compagnie di amici, magari in attesa di organizzare la serata.
Ora, io ho partecipato -più nolente che volente- a qualcuno di tali "raduni" e ricordo solo di aver rischiato qualche costola, nella calca.


Perciò domando:


-quale forza spinge un gruppo di umani a collocarsi tutti insieme in questi luoghi, cercando di occupare con il maggior numero di corpi il minor spazio possibile per almeno un'ora?

-è per tentare un nuovo guinness dei primati? Ma non si fa nelle cabine telefoniche? Ah, già, ma quelle non esistono più...

-è una campagna di Greenpeace per denunciare la deplorevole condizione delle sardine sotto sale?

-regalano qualche cosa?

-veramente lo scopo è incontrare gli amici, visto che parlare con un gomito conficcato nelle reni è piuttosto complicato? Per non parlare di quando ti rivolgi alla schiena di chi hai di fronte...

-quali sono i confini geografici di tale fenomeno antropologico?

-che cos'è lo spritz?



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