giovedì 1 marzo 2007

Lampada Osram


Passatemi la citazione da una nota canzone di Baglioni: non c'entra quasi con l'argomento di questo post, però citare fa sempre intellettualoide e avvicina al modello Enzo Biagi (della serie: mi disse un giorno Roberspierre, mentre lo intervistavo accanto alla ghigliottina...).

Vorrei parlare, in effetti, di lampadine: da più parti si tessono le lodi di quelle a basso consumo, che durano di più e ci consentono di ridurre l'impatto della bolletta sulle nostre tasche e dell'inquinamento sul nostro Pianeta.

Poi uno va a comprarle, e in lui germogliano due questioni:

1- Una lampadina normale costa circa 1€, mentre una a basso consumo attorno a 5-6: per cambiare una ventina di pezzi in tutta la casa c'è un aggravio di spesa di circa 80€ (speriamo durino davvero mooolto di più)!

2- Il fatto che costino così tanto, mi lascia pensare che la loro produzione sia più laboriosa e dispendiosa di quella delle loro omologhe tradizionali, anche in termini di consumi energetici per la fabbricazione: il bilancio tra il risparmio -in termini ambientali- derivante dalla sostituzione di una lampadina in casa e il maggior costo per la produzione qual è? In altri termini, ci guadagna l'ambiente o le aziende che producono i manufatti?

Non le pongo come domande retoriche: vorrei proprio sapere se qualcuno ha le risposte a questi due interrogativi (certo, potrei fare una ricerca in Internet, ma oggi mi sento 'sai pigro).

2 commenti :

  1. Anonimo ha detto...

    bella domanda!
    Ovviamente non so risponderti, però sconsiglio di adottare le basso consumo in tutta la casa!
    Ad esempio in stanze tipo bagnetti o ripostigli non conviene: uno perchè risparmi solo dopo che si sono scaldate (cioè dopo qualche min)e soprattutto perchè inizi a vederci qualcosa solo dopo che la pipì è già finita!

  2. Verrocchio ha detto...

    Adesso la Beghelli pubblicizza quelle che danno subito, appena accese, la massima luminosità: immagino sia un lusso da pagare caro...